L’ex Rosario Pergolizzi:
«Auguro all’Ascoli
di tornare presto in alto,
a Palermo missione compiuta»

CALCIO - Il tecnico siciliano ha vinto il campionato di Serie D con 7 punti di vantaggio sul Savoia. «Non credo si possa ripartire con queste norme»
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Rosario Pergolizzi

di Bruno Ferretti

Missione compiuta, Rosario Pergolizzi, 51 anni, siciliano di Palermo ma ascolano di adozione, ha riportato la squadra della sua città in Serie C. Alla guida dei rosanero ha dominato il girone I del campionato di Serie D a suon di record: 20 vittorie, 3 pareggi, 3 sconfitte, primo con 63 punti a 7 giornate dalla fine. Migliore attacco del campionato con 47 reti segnate e anche miglior difesa con soli 16 gol al passivo. Il Palermo ha staccato di 7 punti il Savoia, di 13 il Putignano (terzo), di 17 il Messina (quarto). La squadra siciliana aspetta l’ufficialità della Lega, ma è praticamente certa la sua promozione anche se il campionato è stato interrotto per le note ragioni.

IL PALERMO – «Vincere non è mai facile – dice Rosario Pergolizzi – ancora di più in città come Palermo dove la pressione è altissima e le attese enormi. Abbiamo giocato anche davanti a 20.000 spettatori. Da un lato è positivo perché spinge la squadra a dare il meglio, ma c’è anche l’aspetto della eccessiva pressione che può rivelarsi potranno riprendere se ilun boomerang».

IL CALCIO – «Il futuro del calcio? Non credo che i campionati possano ripartire se il protocollo di intesa fra società non verrà cambiato. Forse solo la Serie A, che ha altri interessi, potrà ripartire, per la B non vedo oltre il 10% di possibilità mentre C e D sono già out. Ci sarà bisogno di un nuovo format dei campionati – prosegue Rosario – che la Federazione dovrà al più presto stabilire. In questo momento c’è bisogno di chiarezza per tutti. Io sono favorevole ai ripescaggi perché le squadre che partecipano ad un determinato campionato hanno bisogno di programmare la loro attività. Ci saranno numerose squadre, almeno una ventina, che non potranno disputare i rispettivi campionati a causa della crisi economica, a meno che il Governo italiano non intervenga con opportuni aiuti. Ma la vedo dura».

Pergolizzi con la moglie Anna Maria e i figli Marco e Alessio

L’ASCOLI – «Ho seguito il campionato dell’Ascoli da lontano, e mi ha sorpreso il suo andamento alterno. Dopo un ottimo inizio si è registrato un calo fisico e tattico. Non è un bel segnale se la società ha dovuto sostituire, strada facendo, ben due allenatori. Naturalmente auguro all’Ascoli di centrare la salvezza e poi organizzare una squadra in grado di risalire per dare le giuste soddisfazioni ai tifosi del Picchio».

LA FAMIGLIA – «Amo il mio lavoro ma ancora di più la mia famiglia che, per un motivo o per l’altro, non vedo dal giorno dell’Epifania – rivela il trainer palermitano – spero di poter riabbracciare presto mia moglie Annamaria e i miei figli Marco e Alessio. La famiglia viene prima di ogni altra cosa».

LA CARRIERA – Rosario Pergolizi ad Ascoli ha messo le radici anche se attualmente si trova a Palermo in attesa di comunicazioni ufficiali. In maglia bianconera ha disputato 3 campionati e 99 partite (con 7 gol) dal 1990 al 1993. Sempre ad Ascoli ha iniziato la carriera di tecnico come vice di Pillon nei primi anni 2000 e in tempi più recenti – nel 2013, l’anno del fallimento societario – ha guidato la prima squadra.


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