Il Tribunale riaperto in sicurezza:
arrivano le prenotazioni on line
e per divorziare basta una mail

FASE 2 - La giustizia cerca di tornare alla normalità dopo la fine della sospensione dei termini. Fino al 31 luglio restano in vigore le misure di sicurezza disposte dal presidente Luigi Cirillo. Per separazione e divorzi consensuali non servirà più recarsi al palazzo di giustizia
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di Renato Pierantozzi

Mascherine, guanti, gel per le mani ed ingressi ancora contingentati. Ma per agevolare il lavoro degli avvocati arrivano le prenotazioni on line (tramite il sito del Tribunale) per recarsi in cancelleria senza fare code. Una rivoluzione viste le file del passato con tante persone fuori dalla porta degli uffici.  La vita all’interno del Tribunale di Ascoli Piceno sta tornando lentamente alle normalità dopo che è finito (lunedì) il periodo di sospensione dei termini disposto dal governo a seguito dall’emergenza Covid-19.

Luigi Cirillo (Foto Andrea Vagnoni)

Fino al 31 luglio comunque restano in vigore le misure organizzative messe nero su bianco dal presidente Luigi Cirillo per contenere al massimo il rischio di contagio all’interno del Palazzo di giustizia per le udienze (civili e penali) che da tenersi in presenza. Sono state fissate norme molto rigide: dall’utilizzo di aule di grandi dimensioni con adeguata e frequente areazione al mantenimento di una distanza di almeno 1,80-2 metri (anche al di fuori dell’aula o del Palazzo stesso in caso di un eccessivo numero di presenti) tra le persone oltre all’utilizzo obbligatorio di mascherine, guanti e gel che fanno parte ormai dell’attrezzatura quotidiana di ogni persona.

Grosse novità, invece, per le separazioni consensuali e i divorzi congiunti dove cambia tutto anche grazie al Protocollo siglato con l’Ordine degli avvocati del 9 aprile scorso. Le parti non dovranno più comparire in Tribunale di fronte al presidente, ma basterà inviare due giorni prima un atto sottoscritto personalmente in cui dichiarano di non volersi riconciliare e che le “condizioni della separazione/divorzio…corrispondono in tutto e per tutto alla loro volontà”. Si tratta di una opzione già attuata in altri Tribunale italiani e che sta suscitando qualche perplessità soprattutto nel mondo cattolico per il timore che poi possa diventare una prassi consolidata anche dopo la fine del lockdown evitando così anche l’estremo tentativo di conciliazione da parte del Presidente. 


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