Il “Decreto Rilancio” pubblicato nelle ultime ore nella Gazzetta Ufficiale innalza per il 2020 la misura del “bonus pubblicità” dal 30% al 50%. La base di calcolo dell’agevolazione è costituita dall’intero valore dell’investimento pubblicitario effettuato.
Il credito d’imposta sugli investimenti pubblicitari per l’anno 2020 è stato portato al 50% ed è aumentata rispetto al precedente “Decreto Cura Italia”. L’ammontare del credito d’imposta verrà concesso nella misura del 50% calcolato sull’imponibile dell’intero investimento 2020, e non più entro il 75% dei soli investimenti incrementali, come era fino allo scorso anno.
La richiesta deve avvenire con il modello telematico dall’1 al 30 settembre 2020. Sono stati stanziati 60 milioni di spesa.
COS’E’ IL BONUS PUBBLICITA’ – Il “Bonus Pubblicità” è un’agevolazione fiscale, sotto forma di credito d’imposta da utilizzarsi in compensazione sul modello F24. L’obiettivo è aiutare le aziende e i professionisti a crescere utilizzando la pubblicità. Incentivare cioè gli investimenti pubblicitari su giornali (digitali e cartacei), televisione e radio qualificati che devono avere la caratteristica obbligatoria di essere testate giornalistiche registrate al Tribunale con un direttore responsabile di riferimento. Attraverso il “Bonus Pubblicità” è trasformato in credito d’imposta, il 50% delle spese pubblicitarie sostenute.
CHI PUO’ USUFRUIRNE – Imprese – Lavoratori autonomi – Enti non commerciali.
COSA PREVEDE IL DECRETO – Le novità introdotte riguardano: base di calcolo del credito d’imposta che si identifica con il valore dell’intero investimento pubblicitario effettuato nel 2020. Abolito il calcolo sul valore incrementale dell’investimento pubblicitario 2020 rispetto a quello nel 2019 come era nelle modalità precedenti; percentuale dell’investimento (credito d’imposta aumentato al 50%).
LE SPESE AMMESSE – Sono quelle relative all’acquisto di spazi pubblicitari su magazine stampati, digitali e siti internet con la fondamentale condizione. Esse devo necessariamente, essere testate giornalistiche registrate al Tribunale con un direttore responsabile di riferimento.
NON RIENTRANO NELL’AGEVOLAZIONE – La realizzazione grafica pubblicitaria; la pubblicità sui social media (Facebook, Instagram, Youtube, Twitter, ecc), la pubblicità acquistata attraverso gli spazi di pubblicità di Google; le spese per la produzione di volantini cartacei periodici; i siti web non registrati come testata giornalistica.
COME BENEFICIARE DEL BONUS PUBBLICITA’ – Per poter usufruire del credito d’imposta al 50% sulla pubblicità, occorre programmare e realizzare un investimento pubblicitario nel corso dell’anno 2020. Ci sono due fasi che impegnano il consulente in due momenti diversi: la prenotazione, l’inoltro della dichiarazione finale con il totale delle spese pubblicitarie effettuate.
PRENOTAZIONE CREDITO D’IMPOSTA PER SPESE PUBBLICITARIE – Per il 2020 sono state spostate recentemente dall’1 al 30 settembre 2020. Durante questo periodo di tempo, deve essere inoltrata, tramite una comunicazione ufficiale telematica, l’importo previsionale massimo delle spese 2020, compilando il modello predisposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento per l’informazione e l’editoria. Gli importi indicati saranno quelli massimi ammissibili, ai fini della richiesta l’importo speso potrà essere inferiore ma non superiore. Restano valide le domande già presentate nella prima scadenza fissata dall’1 al 31 marzo 2020, poi spostata dall’1 al 30 settembre.
DICHIARAZIONE TELEMATICA – Nella dichiarazione telematica, dall’1 al 31 gennaio 2021 deve essere indicato il totale delle fatture effettivamente contabilizzate relative alle spese pubblicitarie effettuate dall’1 gennaio al 31 dicembre 2020. Poi entro marzo 2021 arriverà la comunicazione ufficiale dal Dipartimento per l’Informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri con l’elenco di tutte le società ammesse al credito.
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