Disagio economico e prevenzione
fenomeni criminosi,
summit in Prefettura

ASCOLI - Prosegue il monitoraggio delle situazioni connesse all’attuale fase di emergenza. Al Palazzo del Governo focus con rappresentanti di Forze dell'Ordine, banche e associazioni di categoria
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Il questore Pomponio, il prefetto Stentella, il colonnello Iadarola (Finanza) e il tenente colonnello Quagliozzi (Carabinieri)

Nuovo focus in Prefettura, ad Ascoli, sul disagio economico sociale conseguente agli effetti della attuale emergenza Coronavirus. All’incontro, convocato dal prefetto Rita Stentella hanno partecipato i vertici delle Forze dell’Ordine (il questore Pomponio, il tenente colonnello dei Carabinieri Quagliozzi e il colonnello della Guardia di Finanza Iadarola) e, in videoconfernza, il sindaco di Ascoli Fioravanti; i presidenti di Camera di commercio, Commissione regionale Abi Marche, Consiglio Notarile di Ascoli, Ordine dei commercialisti ed esperti contabili, il direttore della Banca d’Italia di Ancona, rappresentanti di Banca Intesa Sanpaolo, Ubi Banca, Unicredit e Bcc e rappresentanti di diverse associazioni di categoria.

Nel corso della riunione è stata ribadita la necessità di  accelerare le procedure di accesso al credito per cittadini ed imprese al fine di dare ossigeno al tessuto produttivo, pesantemente danneggiato dal lungo “lockdown”.

Contemporaneamente è emersa l’esigenza di garantire che l’ingente flusso di risorse erogate dagli Istituti bancari e dal Governo siano utilizzate in un contesto di piena legalità, estraneo a infiltrazioni criminali.

I vertici delle Forze dell’Ordine hanno assicurato il massimo impegno investigativo nel cercare di prevenire azioni delittuose, invitando i presidenti degli ordini professionali e i rappresentanti degli Istituti di credit a segnalare tempestivamente qualsiasi movimento finanziario sospetto e qualunque situazione potenzialmente a rischio sotto questo profilo.

I rappresentanti delle associazioni di categoria hanno chiesto che sia fatto ogni sforzo per favorire l’accesso al credito, osservando che il profondo disagio di tante piccole aziende si riflette inevitabilmente anche sulle famiglie. Hanno inoltre evidenziato che  la ripartenza delle attività produttive è ulteriormente appesantita dalla necessità di garantire la sicurezza dei lavoratori.

 

 

 


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