Continua il censimento “I Luoghi del Cuore”, alla decima edizione grazie al Fai e ad Intesa Sanpaolo. Andrà avanti fino al 15 dicembre, ad oggi, vede tra i beni più votati delle Marche due luoghi speciali di San Benedetto: la Torre sul Porto della Sentina e Villa Cerboni Rambelli, entrambi con oltre 700 voti. Alle loro spalle la Rocca di Varano a Sfercia, in provincia di Macerata, e il borgo pesarese di Pieve di Santo Stefano di Gajfa. Ma la classifica è in continua evoluzione. Si può votare sul sito ufficiale dell’inizativa.
«Un invito agli amici del Fai e ai cittadini tutti: seguiteci e votate il vostro “Luogo del Cuore” per sostenerci nel nostro sogno di un’Italia unita, coesa, consapevole della bellezza come cromosoma identitario di se stessa -spiega la presidente del Fai Marche Alessandra Stipa-. Il vero senso di questo incredibile progetto iniziato dal nulla con poche manciate di voti, dieci edizioni or sono nel lontano 2003, è stata la scommessa di trascinare gli italiani in questo gioco del guardare con occhi nuovi il proprio territorio, sentendolo proprio».
«A questo proposito -conclude la Stipa- da sottolineare i gruppi Fai Giovani di San Benedetto, Ascoli e Teramo, che hanno espresso come preferenza un bene al confine dei due territori comunali di riferimento, Ascoli e San Benedetto, al confine tra due regioni, Marche e Abruzzo».
Come di consueto, i luoghi più votati verranno premiati, a fronte della presentazione di un progetto concreto: 50.000 euro, 40.000 euro e 30.000 euro saranno assegnati rispettivamente al primo, secondo e terzo classificato, mentre il luogo più votato via web diventerà protagonista di un video, storytelling o promozionale.
Per i vincitori delle due classifiche speciali sono in palio complessivamente 20.000 euro. Fai e Intesa Sanpaolo, dopo la pubblicazione dei risultati, lanceranno inoltre il consueto bando per la selezione degli interventi in base al quale tutti i proprietari (pubblici o non profit) e i portatori di interesse dei luoghi che hanno ottenuto almeno 2.000 voti potranno presentare alla Fondazione una richiesta di restauro, valorizzazione o istruttoria sulla base di specifici progetti d’azione.
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