L’Ascoli prima del fischio d’inizio della partita con il Parma al “Del Duca” il 9 giugno 1974
di Bruno Ferretti
La prima promozione in Serie A, come il primo amore, non si scorda mai. Vale per l’Ascoli che 46 anni fa – era il 9 giugno 1974 – conquistò la matematica promozione nel massimo campionato pareggiando 1-1 al “Del Duca” con il Parma.
Quel punto fu decisivo per tagliare il prestigioso traguardo con un turno di anticipo. La domenica successiva, l’Ascoli, già promosso, concluse alla grande il suo campionato vincendo anche a Como (0-1, gol dell’esordiente Gigi Quaresima).
Tornando alla partita col Parma, non fu semplice perché gli emiliani lottarono caparbiamente per “rovinare” la festa all’Ascoli. La squadra di Costantino Rozzi e Carlo Mazzone passò in vantaggio con una rete del centrocampista Morello poi furono raggiunti dagli emiliani. L’1-1 finale fu sufficiente per dare inizio alla grande festa.
Successivamente, nel corso degli anni l’Ascoli è stato promosso in Serie A altre quattro volte, ma la prima resta unica, indimenticabile. Mazzone nel corso della stagione utilizzò 18 calciatori, quasi tutti gli stessi che erano saliti con l’Ascoli dalla Serie C. Una squadra operaia che giocava bene e regalava soddisfazioni in quantità industriale ai propri tifosi. Le successive promozioni arriveranno negli anni 1977-1978, 1985-1986, 1990-1991 e 2004-2005, quest’ultima attraverso un ripescaggio.
Enorme gioia dei tifosi bianconeri quando l’arbitro Trono di Torino chiuse le ostilità. Festa grande al “Del Duca”, in campo (calciatori portati in trionfo) e sugli spalti. Poi i festeggiamenti si spostarono in Piazza del Popolo e in tutta la città fino a notte fonda. Ma la gioia fu talmente grande che anche nei giorni successivi si avvertiva nell’aria qualcosa di diverso, di unico.
L’Ascoli in Serie A fu un “miracolo” calcistico di cui ancora oggi si parla. Una città di poco più di 50.000 abitanti (allora, oggi sono meno) che raggiungeva con la propria squadra di calcio il massimo campionato dove militavano i club più prestigiosi come Juventus, Inter, Milan, Roma e Napoli. Molti, senza farsi troppe illusioni, pensarono che l’Ascoli sarebbe rimasto in Serie A un solo anno, per poi retrocedere, e invece ci mise le radici diventandone protagonista.
Mario Morello segnò in quella storica partita
Ecco il tabellino di quella indimenticabile partita
Ascoli: Grassi, Perico, Legnaro (1’st Morello), Colautti, Castoldi, Minigutti, Colombini, Vivani, Silva, Gola, Campanini.
Parma: Bertoni, Biagini, Capra, Andreuzza, Bendetto, Daolio, Repetto, Colonnelli (8’pt Morra), Volpi, Ragonesi, Rizzati.
Arbitro: Trono di Torino
Reti: 14’st Morello (A), 34’st Volpi (P).
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