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Crisi e Coronavirus,
c’è anche chi non molla
«Sfidiamo il periodo nero»

ASCOLI - La storia dei fratelli Petracci e della pizzeria "La Scaletta". Riapertura dopo tre mesi con spazi esterni nuovi e un giardino per rispettare tutte le misure di sicurezza: «Il lockdown come momento per guardare al futuro». La benedizione dello scienziato Ceccarelli
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Lo staff de “La Scaletta”

In un momento storico in cui in molti purtroppo cedono dinanzi alla crisi economica, aggravata dall’emergenza sanitaria del Coronavirus, c’è chi prova a mandare un messaggio: mai mollare. Se in tanti, troppi, non riaprono a causa delle difficoltà dopo tre mesi di chiusura forzata, ci sono realtà che non si arrendono.

Un momento della serata inaugurale

E’ il caso di Mirko Petracci, maestro pizzaiolo che insieme ai fratelli Romolo e Piero ha ben pensato, a tre mesi dalla chiusura, di riaprire la pizzeria “La Scaletta” rilanciandola con un nuovo spazio esterno. Anzichè lasciare, si raddoppia.

«E’ come se il mercato ripartisse da zero, anche dal punto di vista della sicurezza col Covid che ha minato tutte le ceertezze che avevamo prima -spiega Mirko Petracci-. Fondamentalmente è stato un investimento su noi stessi, su formazione, ricette, menù e location. Si tratta di una nuova importante sfida, ma siamo fiduciosi».

Salvatore Ceccarelli

Per la ripartenza, dunque, “La Scaletta” si presenta con un nuovo cortile e un giardino, arricchito da una scenografica illuminazione. «Questi mesi di lockdown ci sono serviti per riflettere, ripensare ai nostri valori e guardare con ambizione al futuro -continua-. Per la riapertura abbiamo immaginato il locale in modo da accogliere in completa sicurezza i nostri ospiti, che potranno sistemarsi in una nuova area esterna».
Tra gli ospiti della serata inaugurale di mercoledì 10 giugno lo scienziato e genetista Salvatore Ceccarelli, che ha dato il nome all’omonimo miscuglio di semi di grani evolutivi, espressione delle biodiversità di un territorio. A portare il saluto ai fratelli Petracci anche il sindaco Marco Fioravanti e diversi esponenti del mondo gastronomico e imprenditoriale piceno.
Il tutto nel pieno rispetto delle normative vigenti: l’ingresso al locale con percorsi di accesso e uscita differenziati, doppi servizi disponibili, consultazione del menù digitale, così come i pagamenti finali.

Mirko Petracci

 


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