Si è spento oggi pomeriggio nella sua abitazione del capoluogo, Rodolfo Craia, maceratese di 69 anni, molto noto anche per l’attività professionale svolta nel mondo dello spettacolo, sia come attore che come regista passando per l’organizzazione di spettacoli. Da tempo lottava contro una malattia ed era stato a lungo ricoverato a Treia.
Aveva iniziato come attore formandosi al Teatro stabile dell’Aquila, era stato per anni in tournèe con compagnie teatrali importanti, da Mariangela Melato a Franco Enriquez, aveva fatto del cinema di assoluto rilievo come “La neve nel bicchiere” di Florestano Vancini, negli ultimi anni aveva lavorato anche come attore per la trasmissione Rai “Amore criminale”.
Come regista lo si ricorda per diversi anni allo Sferisterio di Macerata, in particolare una Tosca con Gilbert Deflo, poi ancora la direzione del laboratorio di formazione per universitari “Studio Teatro” che gli era stato affidato dall’Ersu di Macerata, diversi spettacoli, di jazz in particolare, sempre allo Sferisterio.
Ironico ed estroverso, Rodolfo Craia è sempre stato un punto di riferimento per il mondo artistico maceratese stante la poliedricità del suo pensare e del suo agire, uno spirito libero e per questo non sempre ben accolto, come ci si poteva aspettare, da alcune istituzioni locali.
Oggi il passo di addio, dopo una malattia combattuta a lungo, con uno spirito indomito, ma purtroppo infine non vinta. Lascia i familiari (aveva tre fratelli e due sorelle), una folta schiera di amici e di conoscenti che gli hanno voluto bene, tanti ricordi e il sorriso aperto di sempre nonostante le pagine tragiche che la vita gli ha messo brutalmente di fronte, come la morte a soli 38 anni della figlia Irene cinque anni fa.
Il funerale si svolge martedì alle ore 10,30 nella chiesa Santa Madre di Dio in via Barilatti.
(foto di Andrea Petinari)
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