Le stanze segrete di Leopardi
svelate dopo oltre 2 secoli (Foto)
«Segnale di ripartenza per le Marche»

EVENTO - A Recanati gli ambienti dove il poeta abitò fanciullo sono state aperte al pubblico. Il governatore Luca Ceriscioli: «Un patrimonio che arricchisce la nostra offerta culturale». Il sindaco Bravi: «Coraggio e unità d'intenti aiutano a ottenere grandi risultati». La contessa Olimpia Leopardi: «Un progetto nato da mio padre. Da tempo i visitatori ci chiedevano di aprire quest'ala, è dedicato a loro e a chi ama Giacomo»
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Da sinistra: il rettore di Unimc Francesco Adornato, il governatore Luca Ceriscioli, la contessa Olimpia Leopardi, il sindaco Antonio Bravi, il questore Antonio Pignataro, il prefetto Iolanda Rolli e Antonio Mastrovicenzo, presidente del consiglio regionale

 

di Laura Boccanera

(Foto di Federico De Marco)

C’è un calamaio con un quadernino, una pagina bianca di filigrana spessa, fuori dalla finestra il roseto del giardino.

E poi libri antichi sul comodino, legame tra il passato e il futuro.

E’ la stanza di Giacomo Leopardi, aperta per la prima volta al pubblico dopo oltre due secoli. apertura-stanze-private-casa-leopardi-olimpia-leopardi-recanati-FDM-5-325x217

Un’accoglienza nel mondo dell’uomo, oltre che dello scrittore e poeta.

«Dedicato a chi ama e vive Giacomo come compagno di vita e ha il diritto, oltre che il piacere di vedere dove si è formato ed è cresciuto».

E ora quei luoghi dove il poeta “abitò fanciullo” arricchiscono il percorso museale di casa Leopardi.

Una volontà quella della contessa Olimpia Leopardi iniziata mesi fa e condivisa con il padre, il conte Vanni Leopardi, scomparso lo scorso 4 novembre.

Oggi per l’apertura ufficiale erano presenti il presidente della regione Luca Ceriscioli, il rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato, il vescovo Nazzareno Marconi, il sindaco Antonio Bravi, il prefetto di Macerata Iolanda Rolli e il questore Antonio Pignataro, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo.

l nuovo itinerario rappresenta una ripartenza e un arricchimento anche per il turismo marchigiano come ha sottolineato il presidente Luca Ceriscioli: «è un grandissimo regalo a tutti noi essere qui è un segnale di ripartenza per la regione che condividiamo, un patrimonio che arricchisce la nostra offerta culturale e la narrazione di Recanati».

«Recanati vuole ripartire e stiamo offrendo tesori mai messi a disposizione – ha detto il sindaco Bravi – alcuni mesi fa abbiamo inaugurato l’orto sul Colle dell’infinito ad esempio. L’impegno è il più ampio possibile.

Casa Leopardi dimostra di avere coraggio e unità d’intenti e questo aiuta a ottenere grandi risultati, con la speranza che la diffusione della conoscenza di Leopardi possa crescere ancora di più in Italia e nel mondo».

Emozionata anche la contessa Olimpia Leopardi: «questo progetto è nato con mio padre, ci abbiamo lavorato tanto e fino in fondo, lui è riuscito a vedere quasi la fine dei lavori, non la riapertura purtroppo avremmo dovuto riaprire il 21 marzo per la giornata apertura-stanze-private-casa-leopardi-recanati-FDM-1-325x217mondiale della poesia, non è stato possibile, ma speriamo che questa apertura possa contribuire a fare da traino al turismo marchigiano.

Da tempo i visitatori ci chiedevano di aprire anche questa nuova ala.

E’ dedicata a loro e a tutti coloro che amano Giacomo Leopardi e lo vivono come compagno di vita e hanno il diritto di vedere dove si è formato l’uomo, oltre che lo scrittore».

E la chiave per addentrarsi fra le stanze e gli spazi del poeta non è quella del visitatore, ma dell’ospite come ha voluto sottolineare il vescovo prima del taglio del nastro: «qui non si parla di museo – ha detto monsignor Marconi –l’immagine è quella di una famiglia che accoglie e fa entrare nella propria intimità».

Il percorso si snoda dall’ampio atrio lungo la doppia scalinata settecentesca accedendo al salone e alla galleria con le sue collezioni d’arte, al giardino e agli appartamenti del poeta.

Grazie a un accurato restauro, il percorso permette di riscoprire gli originali decori pittorici delle “Brecce”, la parte del Palazzo che ospita le stanze di Giacomo e i fratelli, che il conte Monaldo fece edificare tra il giardino di ponente e quello di levante. Il percorso resterà aperto al pubblico su prenotazione.

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La contessa Olimpia Leopardi

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Una delle stanze aperte al pubblico

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Il letto di Leopardi

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Una delle stanze riaperte al pubblico

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