di Franco De Marco
Il centro è sempre più blu. Il centro è quello storico, di bellezza e atmosfere ineguagliabili, di Ascoli. Che cerca di rinascere, guarda un po’, anche grazie al lockdown che ha fatto riscoprire la voglia di vicinanza non solo umana ma anche nei consumi e la voglia di vivere slow.
Torna prepotentemente di moda, insomma, il piccolo è bello anche per il commercio. E allora Viviamo il centro. Questo lo slogan lanciato dal nuovo video, realizzato col contributo economico di Wap (Viva Ascoli Piceno), la dinamica associazione dei commercianti presieduta da Marco Di Sabatino, e dal Comune di Ascoli, diffuso da pochi giorni sui social con boom di visualizzazioni (50.000), persone raggiunte (90.000), 670 contatti in un giorno e 1.000 like in una settimana.
Un successone, hanno commentato i partecipanti, oggi pomeriggio nella Sala della Ragione, alla presentazione (primo incontro pubblico in presenza distanziata dopo il lockdown) del video realizzato da un gruppo di giovani talenti ascolani («Il capitale umano inespresso ce l’abbiamo in casa», ha notato il sindaco Marco Fioravanti) formato da Davide Valenti, Marco Piccioni, Alessandro Paoletti e Daniele Riccitelli. Un video con le facce in bella luce di tanti commercianti, immagini delle bellezze cittadine e una musichetta accattivante. Un video per far innamorare e invogliare a “Comprare in Ascoli” con premialità per gli acquirenti negli esercizi del cuore cittadino.
L’occasione del video è servita a fare il punto sull’avvio del piano salvacommercio varato dalla Giunta comunale con un documento di 30 punti. Il sindaco e l’assessore comunale al commercio Nico Stallone tra domande dei numerosi commercianti presenti e dei giornalisti hanno dovuto subire una specie di question time che è servito a esaminare tanti punti e ascoltare altrettante proposte.
«Dopo il lockdown – ha esordito l’assessore – il centro si è ripopolato soprattutto nel fine settimana. Sembra che si sia invertita una tendenza. Noi vogliamo una città più bella, più accogliente e con più servizi. Il nostro piano, che è in progress, ha questo obiettivo. Vogliamo un centro storico dedicato alle passeggiate ma anche a fare la spesa. Tutti insieme ce la possiamo fare».
I primi provvedimenti del piano hanno riguardato soprattutto agevolazioni per Tari e Tosap e contributi a fondo perduto. «Il nostro è stato il primo Comune d’Italia – ha fatto notare Stallone – a derogare sull’occupazione del suolo pubblico consentendo il raddoppio dell’area esterna all’attività e l’utilizzazione anche delle aree di vicinato».
E si pensa giù all’inverno. «Abbiamo convocato la Soprintendenza per la prossima settimana – ha annunciato il sindaco – per valutare come allestire i dehors (che in passato al loro apparire suscitarono un putiferio con immediata retromarcia e code anche giudiziarie, ndr). Pur nel rispetto dell’ambiente io ritengo che le attività debbano avere uno spazio da utilizzare d’inverno».
Si annuncia un’altra battaglia dei dehors? Altro punto nodale le tariffe dei parcheggi. Prima del Covid sembrava che la trattativa con la Saba, per una rimodulazione, fosse in dirittura d’arrivo. Ma in pratica, da quanto affermato dagli amministratori comunali, si dece ricominciare da capo. «La prossima settimana o la successiva – ha rivelato Fioravanti – ci incontreremo di nuovo con la Saba. La nostra volontà è di giungere presto ad un accordo».
A proposito di vetrine brutte, o quanto meno poco curate, il primo cittadino ha detto che si sta valutando – ecco una novità – una ordinanza sindacale per obbligare ad un adeguato decoro delle vetrine. Varchi chiusi o varchi aperti? «Tra i commercianti – ha evidenziato Stallone – c’è un 50% per una soluzione e un 50% per l’altra. C’è l’ipotesi primavera-estate chiusi, quando c’è maggior passeggio, e autunno-inverno aperti». Per il momento l’ipotesi più probabile, secondo le parole di Stallone, è una riapertura nella zona tra piazza della Viola e via Sacconi, considerata l’arteria commercialmente più danneggiata dal varco, dove i commercianti si sentono davvero emarginati.
«Dobbiamo sbloccare via Sacconi», l’impegno dell’assessore che ha anche auspicato aperture omogenee nei festivi («Ci vuole anche uno sforzo lavorativo»). I commercianti Emanuele e Giuseppe Paci hanno proposto l’eliminazione dei parcheggi in via Ceci. «Questa bella via può diventare un giardino urbano con panchine, aiule e locali di ristorazione. E’ stata una scelta scellerata della passata Amministrazione. Ora che è entrato in funzione il parcheggio di San Pietro in Castello si può ripensare una diversa soluzione», hanno detto. Su questo punto silenzio di sindaco e assessore.
L’altro annuncio netto del sindaco è stato: «A ottobre inizieranno i lavori per il rifacimento di via Trieste. E’ un intervento che si deve fare. Più si ritarda peggio è». Da alcuni commercianti è stato chiesto un rinvio a gennaio per consentire la piena funzionalità del centro storico durante il periodo natalizio. «Cercheremo di recare il minor disagio possibile andando per stralci. Dai tecnici aspettiamo indicazioni precise su come modificare il traffico», la replica del primo cittadino.
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