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Area Vasta 5 in affanno
per gli esami da recuperare:
scende il campo lo Iom di Ascoli

SANITA' - Di fronte all'allarmante situazione illustrata a Cronache Picene dal primario di Radiologia, l'associazione presieduta da Ludovica Teodori si è attivata immediatamente per trovare soluzioni. Ecco in che modo
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Il dottor Carlo Marinucci, primario di Radiologia dell’Area Vasta 5, e Ludovica Teodori, presidente Iom di Ascoli

 

 

Area Vasta 5 chiama, lo Iom di Ascoli risponde.

La Sanità picena sta attraversando un momento difficile legato al recupero di visite e prestazioni diagnostiche rimaste indietro a causa del Coronavirus. Oltre 6.000.

Il dottor Carlo Marinucci, primario di Radiologia, su Cronache Picene il 23 giugno non aveva usato mezzi termini nell’illustrare l’entità del problema (leggi qui l’articolo).

«Siamo davvero molto preoccupati per la situazione descritta dal dottor Marinucci e ci stiamo muovendo su diversi fronti per trovare una soluzione», queste le parole di Ludovica Teodori, presidente dello Iom di Ascoli, in risposta all’articolo.

«Da sempre l’associazione – aggiunge la presidente Teodori – è in prima linea nella prevenzione delle patologie tumorali e dai primi di maggio ci siamo attivati per capire come risolvere tale emergenza.

Nadia Storti direttore generale dell’Asur Marche

Abbiamo scritto una lettera alla dottoressa Nadia Storti, direttore generale dell’Asur Marche che ci ha incontrati rassicurandoci che la Regione stava lavorando per un’azione congiunta e coerente su tutte le Aree Vaste.

Dopo una riunione con il direttore dell’Area Vasta 5 Cesare Milani e il dottor Marinucci, dove è stato fatto il punto della situazione, i primi di giugno abbiamo nuovamente scritto alla Storti comunicandole la nostra volontà  di istituire una borsa lavoro per un radiologo della durata di 4 mesi, grazie al rimborso previsto secondo  disposizioni ministeriali

Abbiamo inoltre sottoscritto un appello nazionale congiunto delle associazioni rivolto alle istituzioni e alle società scientifiche sollecitando una celere ripresa delle anticipazioni diagnostiche ed attività di screening.

Sicuramente non è un situazione facile, ma la salute dei cittadini deve sempre essere messa al primo posto delle priorità di una società civile.

Chiediamo nuovamente alle istituzioni, delle azioni tempestive ed efficaci.

Da parte nostra, faremo il possibile per collaborare con l’Area Vasta 5, supportandola e sostenendola per quanto ci è possibile».

 

 

 

 

 


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