I sindaci e le autorità civili e religiose nella chiesa di Sant’Agostino a Ripatransone
di Maria Nerina Galiè
I Musei Sistini del Piceno sono ben lontani dall’idea di «una realtà che mummifica le opere d’arte deturpando i territori da cui provengono», per dirla con le parole di don Giorgio Carini, delegato ai Beni Culturali della Diocesi di San Benedetto.
Paola Di Girolami e Stefano Russo
Quelli che sono stati riaperti ieri, 4 luglio, in contemporanea nelle 10 sedi della rete, «sono piuttosto luoghi vivi». Lo ha detto monsignor Stefano Russo, segretario generale della Cei, che ha affiancato la direttrice Paola Di Girolami nella partecipatissima cerimonia presieduta dal vescovo Carlo Bresciani.
A Ripatransone, c’erano il prefetto di Ascoli Rita Stentella, la vice presidente della Regione Marche Anna Casini, tutti i sindaci dei Comuni coinvolti con Alessandro Lucciarini De Vincenzi a fare gli onori di casa, gli operatori della rete museale e diversi politici locali.
Il momento clou del pomeriggio, nella chiesa di Sant’Agostino dove le seggiole erano state distanziate nel rispetto delle norme anti Covid, il suggestivo video nel quale i primi cittadini riaprivano le porte dei Musei di arte sacra presenti nei loro Comuni.
Ed è proprio dai Comuni, dai sindaci in particolare, che è venuta la spinta per la Di Girolami per andare avanti, ancora una volta. La prima dopo il sisma. La seconda in un territorio messo in ginocchio dalla pandemia che però ha scelto di non tirarsi indietro nemmeno questa volta.
«Se anche verranno pochissimi turisti quest’anno, dobbiamo intercettarli ed offrire loro quanto più possibile. I Musei di arte sacra riapriranno le porte», le avevano ribadito i sindaci, nel momento in cui lei era pronta tirarsi indietro, per lasciare spazio a cose ben più importanti da seguire.
Il vescovo Carlo Bresciani e don Giorgio Carini
Un obiettivo chiaro e lungimirante che la direttrice ha perseguito pensando a tutto, dal video per creare l’idea virtuale, termine più che mai attuale, della riapertura simultanea all’igienizzazione degli ambienti.
«La riapertura simultanea delle sedi museali ha un alto valore simbolico – ha esordito il vescovo Carlo Bresciani – e sta a testimoniare la volontà di una ripartenza collettiva. La scelta di conservare i tesori nei territori a cui appartengono è fondamentale per salvare la memoria e la vitalità di un luogo. I 10 musei ci raccontano storie di fede ma anche di grande spirito d’iniziativa dei nostri avi nel curare il bello seppure con pochi mezzi a disposizione. E’ proprio questo spirito d’iniziativa che dove darci l’impulso per la ripartenza, nel delicato momento che stiamo vivendo».
Sempre ieri a Ripatransone, nell’ex Episcopio, il vescovo Bresciani ha inaugurato la nuova sede dell’ufficio Beni Culturali della Diocesi di San Benedetto.
I Musei Sistini del Piceno sono riaperti in tutti i Comuni da oggi 5 luglio al 13 settembre.
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