Maria Assunta Mandozzi
di Maria Assunta Mandozzi
(medico veterinario)
Estate: più che mai attenzione ai parassiti che attaccano i nostri animali domestici. E’ importante effettuare regolari trattamenti. Il parassita è un organismo che dipende, per tutto o parte del suo ciclo vitale, da un altro organismo vivente (ospite) con il quale istaura un rapporto intimamente duraturo provocando effetti dannosi sullo stesso.
I parassiti che danneggiano la salute dei nostri pets sono davvero numerosi e si distinguono in esterni ed interni.
I primi colpiscono cute e derma nutrendosi di sangue. I secondi colpiscono organi interni come il polmone , il cuore e l’intestino o il fegato.
Tra i parassiti esterni più famosi, e quindi sul podio, per importanza e diffusione, ci sono la pulce (il parassita “canguro” che salta spostandosi velocemente sul corpo dell’ospite), la zecca (il parassita “bradipo” che rimane fermo ancorandosi all’ospite e nutrendosi senza spostarsi), il pappatacio (il parassita “vampiro” che si muove solo dal tramonto all’alba e vola).
Se in passato questi opportunisti erano prettamente stagionali (primavera-estate) oggi, con le follie climatiche a cui siamo soggetti, rappresentano un rischio costante tutto l’anno. Il loro ciclo vitale è favorito dalle alte temperature associate ad abbondati acquazzoni e solo la rigidità della temperatura invernale ne blocca la riproduzione.
EFFETTI SU CANI E GATTI
Sono diversi, in base al parassita infestante, gli effetti che si osservano su cani e gatti, pur trattandosi tutti di insetti succhiatori.
Pulce: fastidiosissimo prurito che sfocia in un grattamento insistente e delirante per l’animale colpito e conseguentemente perdita di pelo (particolarmente sui fianchi e sulla groppa) ed evidenti zone di arrossamento.
Zecca: infestazione subdola senza sintomatologia; la scoperta delle zecche tra il pelo dei nostri pets è visiva o attraverso il tatto.
Pappatacio: essendo una zanzara, anche se più piccola e pelosa, non si trattiene sul corpo dell’ospite ma lo punge, si nutre e se ne va; anche in questo caso quindi nessuna sintomatologia evidente.
VETTORI DI MALATTIE ANCHE PER L’UOMO
La scelta di parlare di questi approfittatori animali, di cui sono certa i proprietari di cani e gatti conosceranno le più piccole sfaccettature, è stata dettata dalla necessità di puntualizzare due concetti basilari che spesso vengono dimenticati o ancor peggio sottovalutati.
I rischi dettati dalle infestazione di pulci, zecche e pappataci sono relativi non solo alla diretta azione debilitante sul loro amato ospite (lo privano di sangue e a volte possono provocarne la morte) ma ancor peggio possono scegliere l’uomo (zoonosi) come ospite e diventare vettori di malattie gravi per gli animali e per l’uomo (leishmaniosi, rickettiosi, ehrlichiosi…).
Un ambiente casalingo dove vive un animale con infestazione da pulci o zecche è un ambiente ad elevato rischio di contagio…ma badate bene: i parassiti non vengono trasmessi per contatto diretto con il cane o il gatto infestato, ma sono le uova e le larve, depositate nell’ambiente dai parassiti adulti che “soggiornano” sui nostri amici quadrupedi, a scegliere nuovi ospiti per poter sopravvivere.
Detto questo è semplice capire che effettuare regolari trattamenti antiparassitari, costanti, efficaci tutto l’anno, permette di salvaguardare la salute dei nostri pets, preservare un ambiente casalingo da uova e larve e ridurre la possibilità di trasmissione e contagio all’uomo.
SCELTA DEI PRODOTTI IN COMMERCIO
In commercio esiste una variopinta scelta di prodotti antiparassitari (collari, pipette, compresse, spray) ma la scelta dell’uno o dell’altro, a parità di efficacia, dipende molto dal soggetto da trattare, dall’età, dallo stile di vita (indoor o outdoor), da particolare sensibilità cutanea ai diversi principi attivi.
La scelta di un adeguato trattamento parassitario non è banale, come molti credono, ed è fondamentale chiedere consiglio al proprio medico veterinario di fiducia per non commettere errori e non spendere inutilmente denaro.
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