La grande rimonta dell’Ascoli coincide con la miglior partita giocata da Ninkovic da quando il serbo veste bianconero. La sua classe non si discute e stavolta è stato lui, autore di una doppietta da incorniciare, il protagonista della serata. Finisce 2-2 e i friulani mantengono la quarta posizione mentre i bianconeri compiono un altro passo verso la salvezza. Manca ancora la matematica, e per ottenerla c’è da attendere la trasferta di Pisa, sperando che non serva aspettare anche l’ultima di campionato col Benevento al “Del Duca”.
La serata si apre con il ricordo del nostro Bruno Ferretti, scomparso sabato scorso. L’Ascoli Calcio, con Roberta Pulcinelli, ha deposto un mazzo di fiori, con un nastro “Ciao Bruno”, nel posto che solitamente occupava in tribuna stampa.
Poi la partita. Aperta da un gol-lampo di Bocalon, o meglio da un errore di Ranieri che sbaglia il rinvio e permette al Pordenone di portarsi in vantaggio dopo soli 37 secondi.
La reazione dell’Ascoli c’è stata subito, e c’è stata anche dopo il raddoppio dei friulani che si sono portati sullo 0-2 al 22′ quando Bocalon da destra pesca Pobega: tiro, palo, rete.
Al 27′ Picchio vicino al pari con una conclusione di Ninkovic deviata in angolo. Sugli sviluppi del corner, al 28′, il tiro di Scamacca viene deviato in angolo dal braccio di Camporese. Le proteste sono inutili, l’arbitro si consulta anche con l’assistente e dice di no.
Il Pordenone è micidiale nelle ripartenze e al 42′ il colpo di testa di Pobega fa correre un brivido. Nemmeno due minuti e al 44′ Ninkovic accorcia con uno spettacolare tuffo di testa su traversone di Andreoni: 1-2 e tutti negli spogliatoi.
Dopo l’intervallo ancora Ninkovic. Che al 3′ si accentra da sinistra e lascia partire un missile deviato da Camporese: niente da fare per Di Gregorio: 2-2. Al 10′ Ninkovic ci riprova. Azione in fotocopia e palla di poco fuori.
La partita è piacevole, l’Ascoli non rischia mai e nel recupero finale (47′) va vicino al gol da tre punti, ma Di Gregorio si oppone al colpo di testa di Brosco, proprio nell’ultimo assalto bianconero al fortino del Pordenone.
ASCOLI (3-4-1-2): Leali; Gravillon (30’st Ferigra), Brosco, Ranieri; Andreoni (16’st Pucino), Cavion, Brlek (16’st Petrucci), Padoin; Morosini (12’st Eramo); Ninkovic (30’st Trotta), Scamacca. A disposizione: Marchegiani, Valentini, Maurizii, De Alcantara, Troiano, Costa Pinto, Matos. Allenatore: Dionigi.
PORDENONE (4-3-1-2): Di Gregorio; Semenzato, Vogliacco, Camporese, Gasbarro (37’st Almici); Mazzocco, Pasa, Pobega (41’st Zammarini); Gavazzi (21’st Misuraca); Bocalon (41’st Candellone), Ciurria (21’st Strizzolo). A disposizione: Bindi, Passador, Stefani, Burrai, Chiaretti, Tremolada, Bassoli. Allenatore: Tesser.
Arbitro: Serra di Torino (assistenti Lanotte di Barletta e Scarpa di Reggio Emilia, quarto ufficiale Dionisi di L’Aquila).
Reti: 1’pt Bocalon (P), 22’pt Pobega (P), 42’pt e 3’st Ninkovic (A).
Note: ammoniti Ranieri (A), Mazzocco (P), Gravillon (A), Andreoni (A), Vogliacco (P) per gioco falloso. Angoli 6-3 per l’Ascoli. Recupero 1’+5′.
Dionigi: «Il portiere Di Gregorio ci ha tolto la vittoria ma lottiamo e creiamo, sono soddisfatto»
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