Gal Piceno, Agostini presidente
Matricardi: «Colpo di mano»

L'ACCUSA del sindaco di Montalto: «Nonostante i risultati ottimi, Domenico Gentili è stato defenestrato senza ragione apparente»
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«Il presidente Domenico Gentili defenestrato senza ragione apparente e sostituito niente meno che dall’onorevole Luciano Agostini». Comincia così l’attacco di Daniel Matricardi, sindaco di Montalto, nei confronti di quanto accaduto in seno al Gal Piceno durante l’assemblea di venerdì 24 luglio, che ha riunito i soci pubblici e privati per l’approvazione del bilancio consuntivo 2019.

Domenico Gentili e Luciano Agostini

«Dati e statistiche alla mano il Gal guidato da Gentili ha presentato risultati di assoluto rilievo nella gestione dei fondi (oltre 9 milioni di euro) a beneficio degli oltre 30 Comuni ricadenti nell’area picena, dalla montagna alla costa -spiega-. Non solo Gentili ha raggiunto tutti gli obiettivi, ma il Gal da lui diretto ha beneficiato anche di una “premialità” regionale, cioè di un fondo aggiuntivo per coloro che si sono distinti per capacità ed efficienza, che ammonta a ben 940.000 euro».

Daniel Matricardi, sindaco di Montalto

«I risultati di Gentili sono stati evidenziati anche dai raffronti con gli altri Gruppi di Azione Locale dove, su una media nazionale di  60.000 euro ad istanza, il Piceno ha concesso 80.000 euro -va avanti Matricardi-. Il bilancio è stato approvato all’unanimità con tanto di applauso. Poi, senza motivazione alcuna, è stata presentata una lista per cacciare Gentili e sostituirlo con Luciano Agostini, votato a maggioranza».

«Unica voce a sostegno dell’operato di Gentili quella del rappresentante del Comune di Montalto Raffaele Tassotti, che ha stigmatizzato come non esista nella storia un simile precedente in cui si emette una sentenza di condanna, non per incapacità, inefficienza, negligenza o colpa, ma per un impegno egregio e totale a vantaggio di un territorio piceno bisognoso di cura e attenzione -continua Matricardi-. Tassotti ha rivelato agli astanti che Agostini gli aveva comunicato al mattino che non avrebbe accettato una nomina se non all’unanimità; evidentemente ci ha ripensato, malgrado non fosse nemmeno presente. Prima sindaco di Offida, poi assessore regionale, poi parlamentare, ora presidente del Gal Piceno, a maggioranza. Una parabola agli occhi di molti alquanto squalificante per come si è conclusa. E non vengano a dirci che è per spirito di servizio. Presidente usa e getta; questo è il Partito Democratico. Ceriscioli docet».


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