L’Avis di Offida
punta sui giovani
e rilancia il “Fil Rouge”

OFFIDA - La sezione il 22 agosto festeggia 60 anni di vita. Lo fa con una serie di installazioni artistiche che, lungo un percorso, ripercorreranno i momenti salienti della sua storia
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di Simone Corradetti
L’emergenza Coronavirus, non ha arrestato l’attività della sezione comunale dell’Avis comunale di Offida, intitolata a Cesare Gabrielli.
Stando ai dati, possiamo notare un incremento delle donazioni di sangue da 645 del 2018 a 656 del 2019.
Altro incremento, per il plasma con 74 donazioni nel 2018, e 95 nel 2019. Una realtà, quella del borgo piceno, che conta ben 328 soci donatori al 31 dicembre 2019.
«Durante la fase del lockdown – fanno sapere dal direttivo – abbiamo avuto una flessione pesantissima delle donazioni, ma ora siamo ripartiti abbastanza bene, e stiamo recuperando. Invitiamo i giovani ad avvicinarsi all’associazione perché la donazione di sangue può essere determinante per salvare una vita».
Oltre alle donazioni, l’Avis nazionale, ha deciso di riunire sotto un unico nome – “Fil rouge” – gli eventi legati alla “Giornata mondiale del donatore di sangue” 2020. E il 22 agosto Offida avrà l’occasione, nel 60° anno anniversario dalla sua fondazione, di inaugurare delle installazioni artistiche semipermanenti. Collocate all’aperto, lungo un percorso stabilito, si ripercorreranno i momenti salienti della sezione Avis dalla sua fondazione del 29 giugno 1960.

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