Mangialardi lascia l’Anci,
Battistoni (Fi): «Troppo tardi»

ANCONA - Lasciano anche i vice presidenti Carancini e Brandoni candidati con Pd e FdI. La reggenza affidata alla sindaca Valeria Mancinelli che traghetterà l'associazione dei Comuni al congresso che si terrà entro sei mesi
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Anci Marche “azzerata” dopo la sospensione dagli incarichi da parte del presidente Maurizio Mangialardi (candidato presidente per il centrosinistra) e dei vice Romano Carancini (in lista per il Pd) e Goffredo Brandoni (in corsa per FdI).

Come reggente è stata designata la sindaca di Ancona, Valeria Mancinelli che traghetterà l’associazione dei Comuni verso un nuovo congresso da tenersi entro sei mesi.

Sull’addio di Mangialardi arriva il commento caustico del senatore e commissario regionale di Forza Italia Marche, Francesco Battistoni. 

«Come volevasi dimostrare Maurizio Mangialardi -afferma- ha gestito la “questione Anci” come se l’associazione dei Comuni italiani marchigiana fosse una sua proprietà, o un assessorato della sua giunta o peggio ancora come se la storica associazione degli amministratori locali non avesse alcun valore. Su questo Forza Italia aveva visto lungo, e per prima, l’inqualificabile stato delle cose.

Il commissario Francesco Battistoni

Ricordo ancora quando all’inizio della campagna elettorale, Mangialardi sosteneva la tesi per cui non poteva dimettersi non essendoci nessun altro in grado di fare il presidente al suo posto e affrontare i temi così delicato della finanza locale.

Poi evidentemente, accortosi della situazione imbarazzante, ha fatto passare volutamente alcune settimane ed ha apparecchiato il tavolo alla collega di partito del Pd, il sindaco Mancinelli di Ancona per sei mesi di reggenza ‘politica’ che non si spiegano. Ecco a voi il Partito Democratico in tutto il suo stile».


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