«Se le elezioni regionali non fossero una cosa estremamente seria, si potrebbe affermare di essere di fronte alla barzelletta del secolo. Come commentare altrimenti le dichiarazioni della esponente della Lega Monica Acciarri, che accusa il Partito Democratico di vivere in uno stato confusionale?».
Riccardo Fabiani
Non si è fatta attendere la replica del Pd alle esternazioni dell’assessore Acciarri, candidata alle prossime elezioni regionali. A parlare è il segretario dei Giovani Democratici Riccardo Fabiani.
«La Acciarri è stata iscritta al Pci – poi Pds, Ds, Pd, candidata alle elezioni regionali due volte (nel ’95 con i Ds e nel 2015 con il Pd) e entrambe le volte sonoramente bocciata dall’elettorato, poi passata l’anno scorso alla destra ascolana e candidata alle elezioni comunali con una lista a sostegno di Fratelli d’Italia e oggi candidata alle elezioni regionali con la Lega di Salvini. Come può una persona con questo curriculum politico accusare altri di stato confusionale?» attacca Fabiani.
«Per non parlare poi delle manifeste incapacità e inadeguatezza amministrative: non sta a noi rammentare, perché tutti lo ricordano, quello che ha fatto – o sarebbe meglio dire non ha fatto – negli anni in cui da capo-segreteria dell’assessore regionale alla sanità tentava, insieme con Castelli, di fare a pezzi la sanità nel Piceno», continua.
Monica Acciarri
«Tornando al presente, registriamo con un po’ di preoccupazione la farneticante proposta di un nuovo ospedale a San Benedetto: preoccupati, ma non sorpresi del modo in cui la Acciarri si infischia di Ascoli e degli ascolani -ribadisce Fabiani-. Fa un po’ sorridere, poi, la collocazione suggerita di questo nuovo ospedale sambenedettese: “logisticamente all’uscita dell’autostrada” ci viene detto, come se ad avere bisogno delle cure non fosse chi vive nel Piceno ma chi si trova casualmente a transitare sulla A14».
«Una campagna elettorale al servizio dei cittadini piceni dovrebbe essere una cosa seria, e ribadiamo con chiarezza, contro le ipotesi fantasiose e le ricostruzioni favolistiche: è la legge a prevedere, per una provincia di 200.000 abitanti come quella di Ascoli, un ospedale di primo livello -conclude Fabiani-. Ma forse, in questo singolo, personale caso, chiediamo uno sforzo di comprensione legislativa troppo elevato».
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