di Luca Capponi
(fotoservizio di Alessio Panichi)
L’ingresso, l’attesa, le luci che si abbassano, i cellulari che filmano. E finalmente la musica. Ad aprire, quella magica di Dardust e della sua “Without you”, vibrante, eseguita al piano.
Non è ancora come prima, ma la sensazione del live è sempre benefica. In questo caso, due volte. Perchè l’incasso del Memorial Alessandro Troiani, vale la pena sempre di ricordarlo, da oltre 20 anni va sposare la causa dell’Associazione Italiana contro le Leucemie e di chi ha bisogno di cure per sconfiggere la malattia.
Giusto ribadirlo. Così come va sottolineata la disponibilità degli artisti che hanno caratterizzato la serata andata in scena domenica sera al teatro Ventidio Basso, grazie ad un doppio live (uno alle 19,15 e uno alle 22,15) resosi necessario per far fronte all’emergenza Covid e al distanziamento che ne deriva: in primis Dario Dardust Faini, direttore artistico del memorial, poi ecco Elodie, Mahmood, il Sunset Strings Quintet e il mitico Saturnino Celani.
Un dream team che ha conquistato il Massimo, sold out in entrambe le occasioni, a suon di emozioni e note, di brani che tutti conoscono (da “Soldi”, eseguita in chiusura, fino ad “Andromeda“) e poesia. Di solidarietà e testimonianze, come quella, toccante, di Marta Viola, trentenne abruzzese che proriprio nel reparto di Ematologia dell’ospedale “Mazzoni” ha trovato la guarigione.
Lo spettacolo, condotto da Filippo Ferretti, ha dunque celebrato il dinamismo e l’attività dell’Ail, presieduta da Giuliano Agostini, e della sinergia col reparto di Ematologia guidato dal dottor Piero Galieni.
Curiosità: chissà in quanti se ne sono accorti, ma in platea ad assistere al secondo show c’era anche l’attore Gabriel Garko.
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