Gli attori della Compagnia “Un passo avanti”
di Walter Luzi
E’ stato un pomeriggio di festa e di riflessione quello che le Acli hanno portato a Poggio di Bretta grazie al locale Circolo Culturale Ricreativo Poggese. Teatro, poesia, bel canto e, soprattutto, preziosa custodia della Memoria nell’unica piazzetta del paese, scampata, almeno lei, al sacco edilizio dell’ex borgo contadino. Oggi circondata dal cemento, in passato ospitava, sotto strada, gli antichi lavatoi. Sono tanti i pensionati che qui si ritrovano, ogni giorno, sulle sue panchine. Proprio dirimpetto c’è la sede del Circolo, organizzatore dell’evento insieme alle Acli, cui è affiliato. Seconda tappa di un tour di tre date per questa manifestazione che, dopo aver esordito a Ripaberarda, toccherà anche Montegallo, nel cuore del cratere.
Cristina Paolini
Sono loro, gli anziani del Circolo, a portare una ventata di vitalità in paese in questa sonnacchiosa domenica di settembre. Sembrerebbe un controsenso, ma è così. Non è la prima volta, non sarà l’ultima. Il suo presidente, Emilio “Mimì” Santini, che sarebbe riduttivo definire dinamico, sta spronando anche i più giovani in altre direzioni per una rinascita, a tutti i livelli, della popolosa frazione ascolana. A cominciare dalla autogestione del campetto sportivo che il Comune sta, faticosamente, cercando di restituire alla collettività. Il Circolo Culturale Ricreativo Poggese guida, esempio e punto di riferimento per le nuove generazioni di buona volontà’, in un paese già violentato da una politica urbanistica sciagurata, e povero, o negli anni impoverito, di tutto. Gli resta la Memoria. Persone, avvenimenti, usi, costumi e tradizioni delle epoche passate che loro, gli anziani, sono i primi, ma non dovrebbero essere gli unici, a custodire, a ricordare, e a rimpiangere. Il sound è dei ragazzi della “On Air Band”.
Claudio Bachetti
La Compagnia teatrale è “Un passo avanti” anche in autosufficienza. Costantino Tondi, Antonietta Crocetti ed Eliana Simonetti fanno tutto da soli: scenografi, costumisti, truccatori, facchini e attori.
E sono anche bravi, in stretto vernacolo ascolano. La prossima volta si meriterebbero in premio anche una amplificazione all’altezza. Daniela Giardini legge dei passi tratti dal libro di Giampiero Giorgi “I fili della memoria”, e alcuni versi sulla vita del paese scritti della poetessa locale Maria Gina Stipa.
Emilio “Mimì” Santini
Molto applauditi come gli intermezzi musicali di Cristina Paolini, che interpreta un medley di brani molto vasto con due unici comuni denominatori: l’amore e le donne. Campionesse di resilienza in ogni epoca queste ultime. Come le protagoniste del filmato di Giampiero Giorgi, presentato in chiusura nella sala interna del Circolo, intervistate in giro per la nostra provincia. Testimoni del tempo, a testa alta, come recita il titolo. Claudio Bachetti, presidente provinciale delle A.C.L.I., elogia Mimì Santini per l’intraprendenza e la vitalità del suo circolo, il più propositivo fra i circa trenta della provincia, dei quali sottolinea la grande importanza sociale. Soprattutto nelle terre ferite dal sisma. Nelle frazioni dimenticate. Come Poggio di Bretta. Periferie geografiche, le definisce Bachetti, ed umane.
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