Processo sponsorizzazioni sospette,
la difesa del Monticelli segna un gol

ASCOLI - Secondo la testimonianza di una funzionaria dell'Agenzia delle Entrate non sarebbero state riscontrate irregolarità. Il processo proseguirà a gennaio
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E’ proseguito questa mattina in tribunale, di fronte al giudice Claudia Di Valerio, il processo per il caso delle sponsorizzazioni sospette alla società calcistica Monticelli per cui sono finiti a processo alcuni dirigenti del sodalizio ascolano.

Si tratta di fatti risalenti a diverse stagioni fa per cui la Guardia di Finanza condusse un’indagine culminata poi nel 2015 con una serie di denunce.

L’avvocato Mauro Gionni

Nell’udienza odierna è stato ascoltato proprio un militare delle Fiamme Gialle che ha posto l’accento sugli importi differenti pagati dagli sponsor.

Una tesi che è stata subito confutata  dalla difesa degli imputati secondo cui gli importi dei contributi possono variare a seconda della tipologia di sponsorizzazione scelta (striscione al campo, cartellone, maglia da gioco, maglia da allenamento, tute, mute…) dalla ditta.

Inoltre l’avvocato Mauro Gionni, che difende uno degli imputati, ha sollevato anche un’eccezione relativa alla possibilità per il finanziere di consultare la documentazione che aveva con sé in quanto non firmata dallo stesso.

Il giudice Di Valerio ha accolto la richiesta dell’avvocato fermando così la deposizione del militare.

Poi è stata ascoltata una funzionaria dell’Agenzia delle Entrate secondo la quale, dai loro controlli, non sarebbero emerse invece irregolarità per gli importi delle sponsorizzazioni.

Il processo è stato poi aggiornato al 28 gennaio per ascoltare altri testimoni.

rp


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