L’ufficio postale di via Dino Angelini
Ad Ascoli, alla raccolta firme organizzata dai cittadini, si aggiunge l’intervento del sindaco. Oggetto l’ufficio di Poste Italiane di via Dino Angelini, a Porta Romana, che venne chiuso durante il lockdown e mai più riaperto.
Una situazione quasi surreale, vista la strategica posizione, con tutti i servizi (basti pensare al pagamento delle pensioni) che erogava per una vastissima clientela, compresi i numerosi anziani che vivono nel centro storico.
Sollecitato, è dunque intervenuto anche il sindaco Marco Fioravanti.
«Durante il periodo del lockdown, nel pieno dell’emergenza Coronavirus, si è provveduto alla chiusura dell’ufficio postale di via Dino Angelini in concomitanza con la chiusura di altre filiali del territorio. Superato il momento più difficile dell’emergenza – dice il primo cittadino – di concerto con Poste Italiane, le varie filiali sono state gradualmente riaperte, tornando così a offrire servizi fondamentali per la cittadinanza sia in città sia nelle frazioni.
A rimanere chiuso – aggiunge Fioravanti – è stato il solo ufficio di via Dino Angelini. Ben consapevole dell’importanza cruciale rivestita da tale filale per i residenti del quartiere di Porta Romana e per tanti cittadini ascolani, ho più volte sollecitato i vertici locali delle Poste e di Anci (Associazione Comuni d’Italia, ndr) affinché si provvedesse alla riapertura dell’ufficio e al ripristino dei servizi offerti.
A tal proposito, ho avuto rassicurazioni in merito alla prossima riapertura della filiale di via Dino Angelini. Colgo l’occasione – la cnclusione del sindaco – per ringraziare i vertici di Poste Italiane e di Anci per la disponibilità, e ringrazio anche tutti i cittadini per la responsabilità e la pazienza mostrati nonostante i disagi cui hanno dovuto far fronte».
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