Maxi inchiesta sul riciclaggio:
sequestrati auto, case e beni per 12 milioni
al capo dell’associazione

INDAGINI - Provvedimento a carico dell'imprenditore calzaturiero Marco Cimorosi, considerato il dominus dell'operazione. Sigilli a 3 appartamenti di pregio, 7 autovetture, tra cui una Range Rover Evoque ed una Jeep Compass, e disponibilità finanziarie riconducibili a tredici società, che sarebbero state gestite di fatto dall'uomo anche tramite teste di legno tra Marche, Lazio, Lombardia ed Emilia-Romagna
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Tre appartamenti di pregio, sette auto tra cui una Range Rover Evoque e una Jeep Compass, disponibilità finanziarie in conto a tredici società diverse.

E’ stata la notevole sproporzione tra il valore dei beni in suo possesso e i redditi dichiarati, che ha portato le Fiamme Gialle al sequestro delle quote sociali e dell’intero compendio dei beni aziendali di tredici società, del valore di circa 12 milioni di euro, nella disponibilità Marco Cimorosi, imprenditore calzaturiero di  Porto San Giorgio (Fermo) residente a Martinsicuro (Teramo), già in carcere.

Alla fine dello scorso mese di luglio i finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria di Ancona, unitamente ai militari dello Scico e di altri reparti marchigiani delle Fiamme Gialle, hanno dato esecuzione a 12 misure cautelari personali, di cui nove in carcere, nell’ambito di una vasta operazione, denominata Background, per i reati di associazione per delinquere, bancarotta fraudolenta, reati fiscali, riciclaggio e auto-riciclaggio, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Ancona.

E secondo l’accusa il dominus di tutta l’associazione a cui viene contestato un maxi riciclaggio di 130 milioni di euro, era proprio Cimorosi. Così ieri, nell’ambito della stessa inchiesta, gli uomini del Gico di Ancona e del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata di Roma hanno eseguito i sequestri.  Il provvedimento è stato disposto dal Gip del Tribunale di Ancona, in accoglimento della richiesta formulata dalla locale Direzione distrettuale antimafia.

Tra i beni oggetto di sequestro da parte delle Fiamme gialle rientrano 3 appartamenti di pregio, 7 autovetture, tra cui una Range Rover Evoque ed una Jeep Compass, e disponibilità finanziarie riconducibili alle tredici società, che sarebbero state gestite di fatto dall’uomo e che sono ubicate nelle Marche, nel Lazio, in Lombardia e in Emilia-Romagna.

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Tali imprese sono operanti in diversi settori commerciali, quali quelli della produzione di calzature, del commercio di pelli, di materie plastiche, di autoveicoli e di metalli ferrosi.

Il provvedimento è stato adottato sulla base di analitiche investigazioni economico-patrimoniali condotte dai finanzieri a conclusione delle quali sono stati individuati gli asset patrimoniali nella disponibilità, diretta e indiretta, in questo caso tramite cosiddette “teste di legno” di nazionalità sia italiana che straniera (Repubblica Slovacca, Moldavia, Russia prive o quasi di fonti di sostentamento), del sangiorgese, che si ritiene siano stati acquisiti con i proventi illeciti frutto delle attività delittuose contestate.

 


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