La Corte di Appello di Ancona ha confermato la sentenza di assoluzione già emessa in primo grado (nel 2017 dal giudice ascolano Marco Bartoli “perché il fatto non sussiste”, ndr) nei confronti della responsabile dei servizi sociali Fiorenza Marinella accusata, in concorso con l’ex sindaco Guido Mastrosani, di omicidio colposo plurimo e lesioni gravissime in relazione all’esplosione avvenuta il 13 dicembre del 2011.
La casa distrutta dall’esplosione (foto da Vigili del Fuoco Ascoli)
Per l’ex primo cittadino, il pm Cinzia Piccioni non aveva fatto appello contro l’assoluzione. La funzionaria assolta è stata difesa dall’avvocato Mauro Gionni.
Nella terribile esplosione, dovuta ad una fuga di gas, morirono Arnaldo Bartolini (74 anni), Luigina Timo, (79 anni), e Maria Napoli, 81 anni, originaria di Vietri sul Mare.
Si salvò, invece, la moglie di Bartolini, Diana Merlonghi.
L’avvocato Mauro Gionni
Secondo la sentenza di primo grado, le ipotesi accusatorie non hanno trovato conferma nell’esito dell’istruttoria dibattimentale visti anche i dubbi sulla genesi e dinamica dell’incidente e l’assenza di responsabilità dei due imputati in merito alla manutenzione della cucina dell’appartamento di Luigina Timo dove si verificò l’esplosione.
Dalla sentenza emerge inoltre che la funzionaria insieme ad un’altra dipendente del Comune, benché non vi fosse tenuta, si era recata in precedenza a casa della Timo non riscontrando niente di anomalo.
rp
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