Si stringono i tempi per definire le linee guida di un piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima dei comuni di Cupra Marittima, Grottammare, Monteprandone e San Benedetto attraverso il coinvolgimento dei cosiddetti “stakeholder” o portatori di interesse che vengono chiamati a dare il loro contributo. L’operazione avviene nell’ambito dell’attuazione del progetto comunitario Joint Secap che mira alla costruzione di una metodologia comune per la definizione, appunto, di piani di azione per il clima e l’energia sostenibile (Secap) incentrati sulla condivisione delle conoscenze sulle strategia di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico.
Il progetto, a cui partecipano realtà di Italia e Croazia, ha un valore di circa 2 milioni di euro, di cui circa 1,8 finanziati con il Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (Fesr) e avrà come risultato finale la creazione di uno strumento online per la definizione dei piani di azione congiunti.
Avviato all’inizio del 2019 vede da tempo i 4 comuni coinvolti lavorare insieme, e nel luglio del 2019, durante un tavolo di lavoro organizzato presso la Facoltà di Camerino di Ascoli agli amministratori locali era stato somministrato un questionario di indagine utile a rilevare le criticità legate ai cambiamenti climatici maggiormente sentite dai territori.
Dopo la prima fase analitica, si è ora giunti alla fase di coinvolgimento dei territori. Si è svolto martedì 20 ottobre il primo incontro, in modalità on-line, tra tutti i soggetti portatori di interesse locale, con il coordinamento del Comune di San Benedetto e una introduzione da parte dell’Assessore all’Ambiente Andrea Traini. L’assessore Traini ha spiegato come «un approccio congiunto alla pianificazione energetica e alla mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici permette nel Sud della Marche di ottenere risultati più efficaci di un caso isolato, poiché in alcune circostanze le opportunità per le azioni ad alto impatto possono essere individuate più facilmente all’interno dei confini amministrativi di un’aggregazione di piccoli enti locali limitrofi».
Alla seduta hanno preso parte i rappresentanti dei 4 enti coinvolti e 18 soggetti fra tecnici e politici: oltre ai rappresentanti della Regione Marche, c’erano quelli dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale e dell’Aato5, la Capitaneria di Porto di San Benedetto, la Protezione Civile, il personale dell’Università di Camerino e dell’Università di Urbino.
Forte interesse anche da parte delle Associazioni ambientaliste operanti sul territorio e dei rappresentanti dei Comitati di Quartiere. L’obiettivo è quello di arrivare alla stesura del Secap (Piani per l’Energia Sostenibile e il Clima) tra la fine del 2020 e i primi mesi del 2021.
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