È appena uscito “Legato con amore in un volume” (Edizioni InSchibboleth), l’ultimo libro di Lucilio Santoni. Il titolo è uno dei versi finali della Commedia di Dante: il poeta arriva a vedere Dio e lo descrive come un volume, un libro, che ricompone con amore “ciò che per l’universo si squaderna”.
Lucilio Santoni
La collana nella quale compare il libro è diretta da Filippo La Porta che, nella quarta di copertina, scrive: “Lucilio Santoni convoca i suoi anarchici e cristiani per affrontare la insensatezza della vita, per darle una risposta diversa dall’odio e dalla distruzione. Come gli ha insegnato la sua famiglia ideale – Lucrezio, Gesù, san Francesco, Dante, Garcia Lorca, Elsa Morante, Ivan Illich e fino al papà e al nonno ribelli inconciliati – sa che occorre “sovvertire qualcosa per amore di qualcos’altro”.
«Sette secoli fa moriva Dante Alighieri -spiega Santoni-. Se il nostro poeta nazionale fosse vissuto oggi, nel ventunesimo secolo, come avrebbe concepito la sua Commedia? Ho provato a inventare la nuova forma del viaggio attraverso la selva oscura fino all’amore che muove l’universo. Senza cercare l’approvazione e il consenso, ho provato a dire con parole chiare le brucianti contraddizioni dell’animo umano, le incoerenze di cui è piena la nostra vita e i falsi moralismi di chi crede di essere dalla parte della virtù. In realtà, inferno e paradiso, ce li abbiamo dentro e l’unica cosa che possiamo fare, per vivere meglio, è bruciare tutto nel dolce fuoco della poesia».
La copertina del libro
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