Nuovo sopralluogo nel casolare
della droga alla ricerca
delle tracce dei trafficanti

ASCOLI - Nelle campagne di Tozzano, per realizzare la coltivazione clandestina di marijuana erano stati investite decine di migliaia di euro in attrezzature, mentre la corrente elettrica veniva rubata dalla rete Enel
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I carabinieri sono tornati questa mattina, martedì 18 novembre, nel casolare alla periferia di Ascoli (precisamente in zona frazione Tozzano) dove polche settimane fa (leggi l’articolo) era stata trovata una maxi piantagione di marijuana con oltre 1.500 piantine stipate in ogni stanza.

I militari durante il precedente blitz

Una serra realizzata con un investimento di decine e decine migliaia di euro (stimati in circa 70.000) per la dotazione necessaria (illuminazione, riscaldamento, generatori, irrigazione e termometri) per la crescita delle piantine, mentre per la corrente ci si riforniva a spese dello… Stato grazie ad un allaccio abusivo alla rete Enel.

L’accertamento odierno, alla presenza anche degli avvocati dell’albanese finito in carcere e del proprietario della casa che aveva concesso l’immobile in comodato, è servito per verificare la presenza di eventuali impronte o tracce di altre persone impegnate nella coltivazione i cui frutti avrebbero reso un guadagno di decine di migliaia di euro sul mercato della droga.

Domani, mercoledì 19 novembre, invece, presso la caserma dei carabinieri si terranno gli accertamenti sui cellulari sequestrati al coltivatore.

rp


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