«Torniamo a dare valore al cibo di prossimità e a dare la giusta fiducia alla bottega alimentare vicino casa», così Nelson Gentili, responsabile di condotta di Slow food Piceno, lancia un appello alla popolazione di approvvigionarsi per Natale di prodotti “buoni, puliti e giusti“.
E’ questa la filosofia che Slow mette in campo per combattere la crisi di una filiera agricola e del suo indotto ai tempi del Covid-19.
«Il settore enogastronomico – afferma Genitli – sta affrontando una sfida impegnativa, soprattutto per le nicchie di prodotto. Queste eccellenze possono rappresentare quelle qualità e quelle ricchezze per la salute e per il portafoglio. Acquistare cibo del Piceno vuol dire aiutare famiglie e lavoratori. Acquisti che oggi possono farsi anche grazie all’aiuto della tecnologia, l’importante è dedicare qualche minuto in più e andare a ricercare il portale del produttore di zona».
Proprio per aiutare gli utenti della rete, lo Slow Food Piceno si sta dotando online di un nuovo portale dove segnalare coltivatori, produttori e botteghe per poter fare acquisti di qualità in sicurezza.
Il nostro territorio è ricco di cibo buono e rispettoso dell’ecosistema. Slow food Piceno li riepiloga dalla Mela Rosa dei Sibillini all’Anice di Castignano, dalle Fave di Favalanciata al Pesce Azzurro dell’Adriatico.
«Molte si incontrano anche nel Mercato della Terra a Comunanza ogni sabato mattina», ricorda il responsabile che aggiunge: «Per il prossimo Natale consumare o regalare queste eccellenze territoriali, vuol dire dare un valore aggiunto alla propria tavola e all’economia locale».
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