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Misure anti-covid, i sindacati
chiedono più controlli nei negozi

ASCOLI - I segretari di Filcams-Cgil e Fisascat-Cils si rivolgono alle autorità e dell'Area Vasta 5: «Mentre tanti rispettano le norme, ci arrivano anche segnalazioni preoccupanti. Le lavoratrici e i lavoratori del settore del commercio sono in prima linea dall’inizio della pandemia per assicurare ai cittadini la possibilità di approviggionamento dei beni di consumo»
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I sindacati dei lavoratori del commercio, Filcams Cgil Ascoli Piceno e Fisascat Cisl Marche, chiedono più controlli all’interno degli esercizi commerciali per cercare di evitare il diffondersi del virus.

«Vista la diffusione dei contagi -affermano i segretari Luana Agostini (Filcams-Cgil) e Roberto Celi (Fisascat Cisl)- e la situazione critica degli ospedali nel territorio della provincia di Ascoli Piceno, sono a segnalare che da parte di alcune aziende del settore commercio ancora oggi permane un atteggiamento elusivo nei confronti delle norme anti contagio».

Il riferimento dei sindacalisti è relativo, in particolare, alle norme anti assebramento all’ingresso e all’interno dei punti di vendita, alla sanificazione dei luoghi di lavoro e al tracciamento dei contatti di positivi all’interno dei luoghi di lavoro.
«Accanto ad aziende virtuose -accusano- che mettono in atto in maniera egregia il rispetto delle norme, purtroppo continuiamo a ricevere dai luoghi di lavoro segnalazioni preoccupanti.

Siamo a richiedere alle Autorità competenti in materia di sanità e di sicurezza pubblica di intensificare i controlli nel settore commercio per quanto attiene il reale rispetto delle norme previste nei protocolli nazionali ed aziendali ed a organizzare un monitoraggio rigoroso del personale degli esercizi commerciali».

Filcams e Fisascat si rivolgono anche alle autorità sanitarie. «Siamo inoltre a richiedere -continuano Agostini e Seri- alla Area Vasta 5 di accelerare il tracciamento dei contatti diretti nei casi nei quali si evidenziassero dei casi positivi all’interno di un esercizio commerciale.

Un termoscanner avveniristico

Le lavoratrici e i lavoratori del settore del commercio sono in prima linea dall’inizio della pandemia per assicurare ai cittadini la possibilità di approviggionamento dei beni di consumo.

La tutela della salute -concludono- di questo settore e la salubrità del personale degli esercizi commerciali sono evidentemente tra le condizioni essenziali per il contrasto della diffusione del contagio nella nostra provincia dal momento che questi luoghi sono tra i pochi ancora accessibili da parte della cittadinanza».

 

 


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