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Investita e uccisa da un’auto pirata,
il responsabile si presenta alla caserma dei Carabinieri

PORTO SANT'ELPIDIO - Si tratta di un operaio incensurato di 55 anni,  estraneo alle cronache giudiziarie. Militari che stanno ora cercando di approfondire la dinamica e soprattutto le cause dell'investimento. In corso anche accertamenti tecnici sulla macchina e sui filmati delle telecamere
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di Paolo Paoletti

Svolta nel drammatico investimento di ieri mattina, poco prima delle 7 , a Lido di Fermo, costato la vita ad una donna di 61 anni di origini albanesi residente proprio a Lido di Fermo (leggi qui). L’uomo alla guida dell’auto ‘pirata’ si è presentato spontaneamente, nel pomeriggio di ieri, presso la caserma di Porto Sant’Elpidio, anche dopo che i militari dell’Arma avevano stretto il cerchio sulla possibile identità e sull’auto dell’investitore, grazie anche ai filmati della video sorveglianza e alle testimonianze raccolte.

La donna era stata investita lungo la Statale Adriatica 16, nei pressi dei campi da tennis di Lido di Fermo, da una vettura che procedeva in direzione sud.

Il conducente  ha proseguito la marcia facendo perdere le sue tracce.  La vittima, a causa dell’impatto, è deceduta sul colpo per politraumi da investimento. Inutili i soccorsi da parte della Croce Azzurra di Porto San Giorgio intervenuta tempestivamente. 

«Il guidatore si è costituito nel tardo pomeriggio di ieri – la conferma dalla Compagnia di Fermo – forse anche perchè convinto e spinto dal massiccio controllo messo in campo dai Carabinieri. Cercavamo in tutta la zona e abbiamo stretto il cerchio. L’uomo si è presentato alla caserma di Porto Sant’Elpidio per ammettere le sue responsabilità».

Si tratta di un operaio incensurato di 55 anni. I militari ora stanno cercando di approfondire la dinamica e soprattutto le cause dell’investimento. In corso anche accertamenti tecnici sulla macchina e sui filmati delle telecamere.

 

 


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