di Benedetto Marinangeli
Battere il Legnago Salus. Questo l’obiettivo della Samb che dopo il deludente pareggio contro il Ravenna ricevono la visita di una formazione rimaneggiata a seguito delle positività al coronavirus. Una partita da affrontare con la giusta determinazione e contro un avversario ostico che al di la delle assenze è quadrato e rognoso.
«I veneti –dice Mauro Zironelli– sono molto fisici ed attuano un buon pressing. Ma noi dobbiamo concentrarci soprattutto su noi stessi, cercando di fornire una prestazione migliore di quella col Ravenna. Al Benelli non abbiamo avuto la fluidità mostrata con la Vis Pesaro e nella prima mezz’ora col Perugia. Stiamo andando a sprazzi. E per questo motivo sto cercando di trovare soluzioni in corsa non avendo avuto la possibilità di fare il ritiro».
Il Legnago in cinque trasferte ha totalizzato altrettanti pareggi. La conferma di una solidità di base. «Non dobbiamo guardare troppo alle statistiche degli altri –analizza Zironelli- ripeto, dobbiamo pensare in primis a noi stessi e a fare bene le nostre cose. Dobbiamo essere più propositivi e meno schematici e mettere quel qualcosa in più e soprattutto più coraggio, indipendentemente dal modulo. Ed allo stesso tempo serve maggiore compattezza. A Ravenna è mancata proprio al 91esimo dove non eravamo messi bene e siamo stati puniti. Ho visto solo a tratti quello che voglio. E quindi chiedo ai ragazzi di essere più propositivi non solo in fase offensiva, ma anche in fase di costruzione».
Zironelli non ci sta sulle critiche piovute sulla Samb dopo il pari di Ravenna ed alla luce di una classifica deludente e non preventivabile alla vigilia della stagione. «So che San Benedetto è una piazza esigente –continua nella sua analisi il tecnico rossoblù- me ne parlava Manfrin che è nato vicino casa mia e quando tornava a casa ci incontravamo. E’ una città bellissima e calcisticamente molto calorosa. Ci manca il pubblico e soprattutto la sua spinta. Ma questa è una nota comune in questa stagione particolare. Però ho sentito fin troppe critiche nei confronti del Presidente. Solo un eroe, soprattutto in tempo di Covid, acquista una società di Lega Pro, rifà il manto erboso, crea un centro per gli allenamenti e via dicendo. Vuole costruire qualcosa di importante, è chiaro. Tenetevelo stretto».
«Le aspettative sono alte, lo capisco –afferma Zironelli– ma essere delusi e pensare che avremmo vinto a mani basse la serie C è sbagliato. Ci sono squadre più attrezzate di noi come Padova, Perugia ed altre ed allo stesso tempo ci serve tempo per migliorare sotto molti aspetti. La rosa c’è e a gennaio di sicuro al presidente non chiederò altri giocatori. Non posso pretendere altri sforzi, ma solo ringraziare per ciò che ho a disposizione».
Per quanto riguarda la formazione che domani pomeriggio (fischio d’inizio alle ore 15) Zironelli dovrà fare a meno di Scrugli, Bacio Terracino e Goichoechea. «Quest’ultimo –è sempre il tecnico rossoblù che parla- avrebbe giocato fin dall’ inizio. Glielo avevo detto e volevo premiarlo per l’impegno. Però nella rifinitura si è infortunato. Nonostante sia quello che parla peggio italiano si sta inserendo benissimo, a dimostrazione che il linguaggio del calcio è universale».
In attacco, a parte Bacio Terracino, sono tutti a disposizione. «Sì, per la prima volta –spiega Zironelli- ho più opzioni. Maxi Lopez partirà dall’inizio, ma dobbiamo cercare di attaccare meglio la porta avversaria. Abbiamo pochi giocatori in grado di attaccare la profondità e molti che vengono incontro a cercare palla. Per andare al tiro più spesso dobbiamo quindi portare il pallone più avanti con la manovra, senza cercare troppo i lanci lunghi. E come ho già detto in precedenza –conclude Zironelli- serve un po’ di coraggio in più, che ci dia quell’imprevedibilità di cui abbiamo bisogno».
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