di Maria Assunta Mandozzi
(medico veterinario)
Quando parliamo di vaccinazioni dobbiamo sempre ricordare che non è importante quanto vacciniamo ma soprattutto come. Infatti, da numerosi studi effettuati, non è il vaccinare tanto o spesso il soggetto che dà un’adeguata immunità ma piuttosto vaccinare con la giusta tempistica e con i giusti intervalli di tempo (poche vaccinazioni ma fatte nel momento giusto). Il protocollo vaccinale più appropriato per i pets, così come per noi, inizia in giovane età e deve protrarsi, con modalità diverse a seconda dei soggetti, durante la loro vita.
Tra le vaccinazioni fortemente consigliate abbiamo:
Parvovirosi ( malattia grave che causa una gastroenterite emorragica nei cuccioli; è fortemente diffusa, contagiosa e mortale)
Cimurro (malattia contagiosa e ad alta mortalità che colpisce diversi apparati (respiratorio, enterico) e che culmina in un coinvolgimento del sistema nervoso)
Cmplesso delle malattie infettive respiratorie (tracheobronchite infettiva e laringotracheite infettiva)
Epatite infettiva (malattia infettiva che colpisce e distrugge fegato, reni e occhi)
Leptospirosi (malattia batterica sistemica con sintomatologia renale ed epatica grave – malattia trasmissibile all’uomo)
Leishmaniosi (malattia protozoaria che colpisce diversi apparati ma provoca la morte per insufficienza renale)
Rabbia (sintomatologia neurologica grave – malattia trasmissibile all’uomo).
Partendo dal presupposto che è il medico veterinario che consiglierà e sceglierà il protocollo più idoneo per il nostro cucciolo, possiamo in questa sede dare delle linee guida generali. La prima vaccinazione di un cucciolo può essere effettuata a 35 giorni di vita. Il vaccino che si effettua è un monovalente (mai effettuare un eptavalente a questa età in quanto il vaccino potrebbe interferire con l’immunità materna) contro la Parvovirosi che colpisce i soggetti proprio nelle prime settimane di vita. Dopo circa 21 giorni dalla prima vaccinazione il cucciolo può essere sottoposto alla seconda vaccinazione che può essere effettuata con un vaccino plurivalente (Parvovirosi, cimurro, leptospira, malattie respiratorie (parainfluenza e adenovirus), epatite). Dopo altri 21 giorni dalla seconda vaccinazione si effettua un richiamo del vaccino plurivalente (terza vaccinazione).
E’ di fondamentale importanza rispettare gli intervalli e la tempistica tra le vaccinazioni in quanto questo consente al sistema immunitario del cucciolo di sviluppare un livello di anticorpi più elevato (e in totale sicurezza) e soprattutto di produrre anticorpi con una ‘memoria’ più lunga e duratura. Successivamente verrà effettuata una 4° vaccinazione plurivalente all’anno di età (anche se molti consigliano di anticipare agli 8 mesi di vita del cucciolo). A queste fondamentali vaccinazione si aggiunge la vaccinazione antirabbica che può essere effettuata solo dopo i 3 mesi di vita e non prima e non necessita di richiami come sopra in quanto è un vaccino inattivato ma che riesce a sviluppare una reazione immunitaria sufficiente.
Finite le vaccinazioni nella fase giovanile le vaccinazioni vanno ripetute con scadenze stabilite:
annuale per Leptospirosi e Rabbia, ogni 2 anni per cimurro, epatite, malattie respiratorie, parvovirosi. Per quanto concerne la vaccinazione contro la leishmania questa può essere effettuata solo dopo aver sottoposto il paziente ad un test sierologico che deve risultare negativo.
Non possono essere vaccinati contro la leishmania i cani che risultano positivi all’infezione. La vaccinazione contro la leishmania può e dovrebbe essere effettuata nei mesi invernali (dicembre-gennaio) in modo da ottenere un immunizzazione efficace per il periodo primaverile quando il vettore torna in circolazione (pappatacio).
Una vaccinazione contro le leishmanie non esula dal trattamento antiparassitario e repellente contro i pappataci. Infatti è la profilassi vaccinale associata a un’ottima copertura antiparassitaria che protegge il nostro cane. Questa vaccinazione necessita di 2 o 3 richiami iniziali (in base al tipo di vaccino che si effettua: in commercio attualmente ce ne sono 2) distanziati di 21 giorni e poi di somministrazioni a cadenza annuale .
Da ricordare sempre che è il medico veterinario il quale non solo consiglierà il protocollo più idoneo da seguire, ma effettuerà personalmente le iniezioni vaccinali in quanto dovrà accertare, dopo visita generale e particolare, che il soggetto sia in perfetta salute.
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