Rilievi dei carabinieri
«E’ scosso, ma ricorda quello che è successo. Sa quello che è accaduto». Così Francesco Linguiti, avvocato difensore di Mattia Rossetti, il 26enne arrestato martedì mattina con l’accusa di aver accoltellato e ucciso in via Maggini, ad Ancona, il coetaneo Michele Martedì, sferrandogli almeno nove colpi.
Mattia Rossetti
Dopo un’ora di interrogatorio alla caserma della Montagnola, Rossetti è stato condotto a Montacuto in attesa della convalida dell’arresto di fronte al gip che avverrà nei prossimi giorni. Di fronte al pm Irene Bilotta avrebbe confessato l’omicidio, dando una propria versione dei fatti, anche a proposito del movente. L’ipotesi accusatoria è omicidio volontario.
Rossetti è stato arrestato mentre cercava rifugio nell’appartamento di alcuni conoscenti, sempre in via Maggini, a poche centinaia di metri dalla scena del crimine. Era entrato con una scusa. Non ha opposto resistenza ai carabinieri. Accanto a lui c’era il coltello a serramanico utilizzato per il delitto.
Era lievemente ferito a una mano, segno della probabile colluttazione con la vittima, di rientro a casa per pranzo. Al momento della cattura avrebbe farneticato frasi su una storia d’amore finita male con una ragazza, lo stesso contenuto di una parte della “storia” diffusa sul suo profilo Facebook.
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