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Coronavirus, Copagri:
«La strada è ancora lunga,
ma il metodo del patto
per l’export è quello giusto”

AGRICOLTURA - Il presidente Franco Verrascina: «Accelerare su versante internazionalizzazione, senza prescindere da digitalizzazione e semplificazione»
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Franco Verrascina, presidente Copagri

“A distanza di circa sei mesi dalla firma del Patto per l’Export, redatto nell’ambito dei lavori della Cabina di Regia per l’Italia Internazionale e siglato a giugno alla Farnesina, riteniamo che la strada da percorrere per portare il Paese e l’agricoltura fuori dalla difficile congiuntura economica che sta attraversando sia ancora lunga e complessa; in tale contesto, plaudiamo al metodo di lavoro messo in campo dal Governo e ormai consolidatosi grazie a questi appuntamenti periodici, che costituiscono a nostro avviso uno strumento fondamentale per fare sintesi delle numerose e diverse istanze provenienti dalle istituzioni, dal mondo imprenditoriale e dalle parti sociali”. Lo sottolinea il presidente della Copagri Franco Verrascina in occasione della nona sessione della Cabina di regia per l’Italia Internazionale, convocata dai ministeri degli Affari Esteri e dello Sviluppo Economico e in corso in videoconferenza alla presenza, fra gli altri, dei titolari dei due dicasteri Luigi Di Maio e Stefano Patuanelli.

“La condivisione e il confronto sui problemi e sulle esigenze delle imprese, con particolare riferimento a quelle agricole, risulta infatti dirimente per il superamento delle numerose ataviche problematiche che frenano lo sviluppo del primario, stretto nella morsa tra l’aumento dei costi di produzione e le ben note difficoltà a livello di consumi, tutte questioni aggravate dalla situazione pandemica legata al Coronavirus”, evidenzia il presidente, che interviene durante la parte dei lavori riservata ai firmatari del Patto per l’Export.

“In tale contesto appare quindi di fondamentale importanza accelerare sulla strada dell’internazionalizzazione, continuando a lavorare per restituire alle esportazioni del nostro Paese la vitalità di cui necessitano e tenendo sempre bene a mente che il paradigma su cui puntare non può prescindere dalla digitalizzazione, ambito su cui è necessario accelerare per superare il digital divide che affligge il Paese e che lo separa dai suoi competitor comunitari, e dalla semplificazione, da leggere in termini di snellimento burocratico e amministrativo”, continua Verrascina.

“Per questo bisogna insistere su alcuni dei pilastri strategici individuati come prioritari nel Patto per l’Export, continuando a lavorare per sviluppare marketplace dedicati alla compravendita di prodotti agroalimentari Made in Italy, così da permettere ai produttori di espandere i propri mercati, rafforzando al contempo la promozione delle cosiddette fiere virtuali e sostenendo le PMI agroalimentari che non dispongono delle risorse e delle strutture necessarie a parteciparvi; il tutto continuando a coinvolgere le rappresentanze diplomatiche del Paese, gli enti preposti, quali ICE, SACE e SIMEST, e il sistema produttivo, con il fine di valorizzare le nostre eccellenze agroalimentari”, conclude il presidente della Copagri.


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