Una dimostrazione dell’esame radiologico in casa
Gli esami radiologici si possono fare a casa o in strutture residenziali, in Area Vasta 5.
Entrerà in funzione infatti, da lunedì 21 dicembre, un nuovo servizio di Radiologia domiciliare che riguarda gli assistiti di tutto il Piceno che hanno una prescrizione con priorità “B” (breve).
Su richiesta dei medici di famiglia, dei pediatri, delle Usca e dell’Adi, dopo un verifica di appropriatezza da parte di medici radiologi, due tecnici di Radiologia si recheranno a domicilio con apposito apparecchio per eseguire l’indagine tradizionale, senza uso di mezzo di contrasto.
Gli esami verranno poi refertati nelle sedi ospedaliere da medici radiologi.
Il servizio è destinato esclusivamente a pazienti per i quali il trasporto in ospedale sia effettivamente difficoltoso o da evitare.
Le prestazioni eseguibili sono la radiografia del torace, tutte le indagini osteo-articolari (tranne il rachide) e le radiografie di controllo per il posizionamento di catetere centrale ad inserimento periferico (PICC) e catetere venoso centrale (CVC).
L’istituzione del servizio a domicilio nasce per incrementare la continuità delle cure tra i diversi livelli di assistenza e per integrare maggiormente il territorio con la struttura ospedaliera.
La casa risulta l’ambiente migliore per gli assistiti fragili, pertanto è strategico il potenziamento della diagnostica strumentale a domicilio al fine di un migliore approccio multidisciplinare.
Il progetto è incardinato nel Dipartimento dei Servizi e, nello specifico, nell’unità operativa complessa di Radiologia Clinica che garantisce, nel percorso della presa in carico, l’assistenza radiologica a soggetti anziani, disabili o comunque fragili.
Nella situazione contingente accresce la possibilità di diagnosi in pazienti con patologia respiratoria per sospetta infezione Covid.
Il radiografo portatile
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