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Leishmania nel cane,
il vaccino si fa d’inverno
Ecco come prevenire piuttosto che curare

SOLO GLI ANIMALI che non hanno infezione in atto possono essere vaccinati. Tra i sintomi più frequenti e che devono allarmare il proprietario ci sono: alopecia simmetrica non pruriginosa, forfora, squame cutanee a volte pustole onicogrifosi (unghie molto lunghe), oculopatie (congiuntivite, blefarite, cheratite , uveite) e dimagrimento ingiustificato
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Proteggiamo i nostri amici a quattro zampe dalla leishmania

di Maria Assunta Mandozzi

(medico veterinario)

La leishmania è una malattia dei cani molto diffusa in Italia causata da un protozoo che si chiama Leishmania Infantum. E’ una malattia cronica sistemica (ossia di lunga durata che colpisce diversi organi e apparati simultaneamente) con sintomatologia polimorfa in quanto le lesioni possono colpire cute, occhi, fegato, reni, ossa, intestino, eccetera. La resistenza dei cani alla malattia è correlata alla risposta immunitaria che viene innescata nel soggetto dal protozoo. E’ su questo aspetto che si sono basati gli studi per la formulazione di un vaccino valido per la prevenzione della leishmania.

Per capire il perché di una vaccinazione e soprattutto perché è consigliato effettuarlo nel periodo invernale è doveroso riassumere le caratteristiche della trasmissione e dell’estrinsecazione della malattia stessa.

La trasmissione della leishmania avviene tramite un vettore: il flebotomo (zanzara pelosa che fa il suo pasto di sangue dal tramonto all’alba e predilige temperature alte e ambienti umidi). Una volta infettato l’ospite  le forme giovanili del protozoo (promastigote) vengono fagocitate  da specifiche cellule dell’organismo (macrofagi) e tramite queste vanno a localizzarsi nella milza, nel midollo osseo, nei linfonodi, eccetera, stimolando una importante risposta immunitaria con produzioni di anticorpi.

La malattia presenta quadri clinici diversi e con sintomi altrettanto vari. Tra i sintomi classici, ossia più frequenti e che devono allarmare il proprietario e predisporre indagini sierologiche, abbiamo:

  • alopecia simmetrica non pruriginosa, forfora, squame cutanee a volte pustole
  • onicogrifosi (unghie molto lunghe)
  • oculopatie (congiuntivite, blefarite, cheratite , uveite, ecc..)
  • dimagrimento ingiustificato
  • epistassi nasale (sangue dal naso monolaterale o bilaterale)
  • stanchezza eccessiva e riluttanza al movimento
  • poliuria e polidipsia (beve molto e urina molto)

Ognuno di questi sintomi potrebbe rappresentare un campanello d’allarme dell’infezione ed è consigliato rivolgersi immediatamente al vostro veterinario di fiducia per i dovuti accertamenti. La leishmania è una malattia che può evolvere in quadri sintomatici piuttosto gravi fino a determinare anche  la morte del soggetto (spesso dovuta a insufficienza renale) ed è proprio per questo aspetto che il mio consiglio è quello di un’attenta e costante prevenzione.

In Italia la leishmania è purtroppo molto diffusa e si può tranquillamente parlare di una malattia endemica nel cane.Le armi preventive che abbiamo per proteggere il nostro fido dalla malattia sono due:

  • prevenire la puntura del pappatacio (trattamenti antiparassitari, repellenti, ecc…)
  • vaccinazione

E’ però importante capire che la prevenzione dalle punture dei vettori e la vaccinazione devono essere portate avanti contemporaneamente. L’una non esclude assolutamente l’altra.

Il vaccino oggi disponibile per la leishmania assicura una protezione alta per i soggetti riducendo la gravità dei sintoni  ma non protegge dalla possibile infezione. I repellenti riducono notevolmente il rischio di contrarre l’infezione ma non impediscono la progressione della malattia in cani infetti. Questo spiega come l’associazione di vaccinazione e antiparassitari insieme rappresenti l’unico vero scudo difensivo per i nostri pets da questo antipatico e diffuso protozoo.

La somministrazione di antiparassitari  non è più stagionale ma mensile e per tutto l’anno. Sempre di più infestazioni di pulci, zecche e zanzare interessano in qualsiasi periodo i nostri amici a quattro zampe vuoi per la maggiore resistenza alle temperature basse dei parassiti, vuoi per le variazioni climatiche altalenanti che si susseguono nel nostro paese.

Per la vaccinazione è fondamentale effettuare preventivamente un test rapido per valutare l’infezione o meno del soggetto. Solo i cani  che non hanno infezione in atto possono essere vaccinati. Il periodo migliore per effettuare sia lo screening sia la vaccinazione per la leishmania è il periodo autunnale e invernale quando il vettore non è ancora presente.

E’ questo quindi il periodo migliore per parlare e chiedere maggiori informazioni al vostro medico veterinario di fiducia sul protocollo da seguire per potervi godere pienamente la prossima estate con il vostro pets.

 

 

 

 


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