La droga in casa era per lui, come una sorta di “scorta personale”, e non era destinata ad altri.
Si è difeso così, questa mattina, davanti al giudice Claudia Di Valerio il 40enne arrestato lo scorso agosto dopo essere stato beccato a cedere due dosi di cocaina ad un tossicodipendente ascolano nella zona delle Caldaie.
Nei pressi dell’abitazione dello spacciatore, inoltre, furono recuperati altri 6 grammi di cocaina e un bilancino di precisione che nel frattempo erano stati gettati dalla finestra.
Anche lo stesso 40enne si era buttato dalla finestra per sfuggire ai poliziotti cadendo rovinosamente sul selciato e rifugiandosi poi in casa di un vicino.
L’udienza è stata aggiornata al prossimo 8 febbraio per la discussione.
La difesa, rappresentata dagli avvocati Silvia Morganti e Umberto Gramenzi, ha chiesto il rito abbreviato.
rp
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