Sostegno alla creazione d’impresa,
tre milioni di euro
per nuove aziende e studi privati

ASCOLI - Contributi regionali fino a 35.000 euro previsti dal bando dedicato ai residenti disoccupati, chiamati a presentare un progetto vincente entro il prossimo 31 luglio. Generare nuove realtà economiche e incrementare i livelli occupazionali i principali obiettivi dell’iniziativa
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Se con l’emergenza sanitaria attualmente in corso il sempre caldo tema del lavoro risulta quanto mai attuale, dalla Regione arrivano buone notizie per i disoccupati ascolani, che a partire da venerdì 12 febbraio potranno presentare domanda per prendere parte al programma di sostegno alla creazione di impresa promosso in questi giorni dalla giunta regionale.

Per offrire un contributo concreto in grado di contrastare la crisi occupazionale, Palazzo Raffaello metterà sul piatto 2 milioni e 900.000 euro, cifra potenzialmente in grado di soddisfare le esigenze in termini di sviluppo dell’autoimprenditorialità degli ITI (Investimenti Territoriali Integrati) urbani delle Marche – Ascoli, Ancona, Fano/Pesaro e Macerata -, delle aree interne dell’alto Maceratese colpite dal sisma e dei Comuni che non rientrano nelle aree di crisi industriale.

Per evitare disparità territoriali di sorta, restano dunque escluse dal provvedimento le tre aree di crisi – tra cui quella della Valle del Tronto – per le quali “la Regione Marche ha investito e sta investendo importanti risorse, finalizzate al rilancio, sviluppo e riposizionamento del tessuto produttivo, alla ricollocazione dei lavoratori interessati da processi aziendali di crisi e alla riqualificazione dei dipendenti”.

 

Per quanto riguarda la nostra provincia, la possibilità di accedere al finanziamento è pertanto limitata ai soli residenti nel capoluogo maggiorenni, disoccupati, sprovvisti di partita Iva e regolarmente iscritti al Centro per l’impiego, che avranno tempo fino al 31 luglio 2021 – salvo esaurimento risorse prima della scadenza stabilita – per redigere il loro progetto di impresa e presentarlo, corredato da tutta la documentazione del caso, attraverso la piattaforma regionale Siform 2.

L’agevolazione consisterà in un contributo a fondo perduto erogato in due tranche. La prima, del valore di 15.000 euro, verrà riconosciuta qualora l’attività sia stata avviata nel giro di quattro mesi dall’ammissione al contributo, mentre la seconda verrà stanziata solo nel caso in cui il soggetto beneficiario manifestasse la volontà di creare ulteriori posti di lavoro. Nello specifico, verranno concessi 5.000 euro per ogni occupato a tempo determinato di durata minima biennale e 10.000 euro per ogni contratto a tempo indeterminato, fino a un massimo di 20.000 euro.

A beneficiare dei fondi stanziati dalla Regione saranno le nuove imprese o i nuovi studi privati costituiti – a livello di partita Iva – in seguito alla presentazione della domanda e che all’erogazione del contributo abbiano sede operativa in uno dei Comuni in questione. Tra i criteri di valutazione dei progetti spiccano la disoccupazione di lunga durata, la localizzazione nel cratere sismico e il settore economico di riferimento, con una preferenza accordata in favore di quelli più in difficoltà, come il turismo, il commercio e la cultura.

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Stefano Aguzzi

Come si legge tra le righe dell’avviso, l’obiettivo dell’intervento è di generare nuove realtà economiche e nuove opportunità occupazionali, dando continuità alle azioni già intraprese dal 2016 al 2020 a sostegno all’avvio di nuove iniziative imprenditoriali, con il preciso scopo di contribuire allo sviluppo e alla diversificazione del sistema produttivo regionale e ad incrementare i livelli occupazionali.

«Grazie a questa misura di politica attiva – dichiara Stefano Aguzzi, assessore regionale al Lavoro -, che dall’inizio della programmazione ha reso possibile la costituzione e l’avvio di oltre 2000 nuove realtà imprenditoriali, incluse quelle relative a studi professionali e libere professioni, i disoccupati maggiorenni, giovani e meno giovani, possono intraprendere una nuova attività in tutti i settori economici – esclusa l’agricoltura – e ricevere un sostegno sotto forma di contributo a fondo perduto per l’avvio dell’impresa e per la creazione di nuova occupazione».

Ulteriori informazioni sono disponibili all’indirizzo regione.marche.it/Regione-Utile/Lavoro-e-Formazione-Professionale


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