di Maria Assunta Mandozzi
(medico veterinario)
Sempre più spesso si sente parlare della pet-terapy, ossia dell’utilizzo di animali da compagnia come terapia o come coadiuvante di terapie farmacologiche o riabilitative per soggetti non facilmente collaborativi o con problemi psicologici di diverso tipo. La pet-terapy rappresenta una pratica che cerca di aumentare e rafforzare, in modo dolce e senza costrizioni, il rapporto tra l’uomo e la natura e in molti casi aiuta ad aumentare autostima personale, fiducia nelle aspettative e predisposizione alla socializzazione (empatia).
Numerosi studi hanno dimostrato per certo che la potenzialità di questa pratica, in diverse situazioni sia terapeutiche sia educative, sono indiscusse. Basti pensare all’utilizzo della pet-terapy per soggetti autistici, depressi, per soggetti con difficoltà motorie o come terapia alternativa per riabilitazione, eccetera.
Oggi vorrei focalizzare però la vostra attenzione sui molteplici benefici che la pet-terapy può apportare nello stile di vita di un anziano. Spesso in ambulatorio mi trovo di fronte persone anziane che portano a visita i loro nuovi compagni di vita e quello che più mi colpisce è il loro incondizionato affetto per i loro pets (reciproco) e soprattutto il sorriso e l’allegria nel raccontarmi le loro marachelle o episodi di vita quotidiana.
Tutti siamo consapevoli del fatto che la peggiore nemica per un anziano è la solitudine che inevitabilmente può portare a sociopatie, depressione, isolamento, apatia dei soggetti. Nessuno più di un anziano necessita di affetto, compagnia e movimento regolare e costante ed è proprio qui che subentra la magica terapia con gli animali, siano essi cani, gatti, cavalli, conigli, ecc.
I benefici di un animale da compagnia per un soggetto anziano sono davvero molteplici. Ecco quelli più importanti.
Detto ciò è importante però capire che non tutti i cani e i gatti sono idonei a diventare compagni di vita di persone anziane!. Se non vengono scelti con adeguate attitudini possono creare non pochi problemi di convivenza fino ad arrivare a creare (involontariamente) problemi di salute, cane o gatto iperattivo che fa cadere l’anziano, gatto che graffia l’anziano, cane che morde l’anziano, eccetera).
Tenendo presente che il futuro proprietario del cane o del gatto è una persona con poca forza, a volte con difficoltà motorie, con una vita quotidiana tranquilla e calma, sicuramente la scelta di un cucciolo potrebbe essere azzardata in quanto in linea generale i cuccioli sono piuttosto iperattivi e ipereccitabili e necessitano di un’educazione comportamentale iniziale impegnativa. Nelle mani di una persona anziana potrebbe diventare assolutamente ingestibile. Per quanto riguarda il gatto idem: molti gatti sono asociali e autonomi e non amano essere accarezzati o disturbati mentre per un anziano è fondamentale interagire con affetto con il pet.
In linea di massima le attitudini principali di un cane o gatto idoneo sono le seguenti.
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