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Offese social a Castelli,
nuovo round in Tribunale

ASCOLI - Sotto accusa, nel processo che si è aperto oggi 17 febbraio, alcuni post ritenuti diffamatori dell'ex assessore Claudio Travanti e di Francesco Petrelli
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Non si fermano, al Tribunale di Ascoli, i processi a seguito di post o commenti pubblicati su Facebook. Dalla realtà virtuale dei social alle aule del palazzo di giustizia con sempre il solito interrogativo: si tratta di critica politica, anche dura, o diffamazione?

Guido Castelli

Nel mirino, come parte offese, ancora una volta ci sono politici e in particolare l’ex sindaco, e ora assessore regionale, Guido Castelli e sua moglie Anna Saveria Capriotti.

Secondo l’accusa sarebbero stati diffamati da alcuni post/commenti pubblicati, nel periodo ottobre 2017-gennaio 2018, dall’ex assessore Claudio Travanti e da Francesco Petrelli (in questo caso solo nei confronti di Castelli).

In uno dei post finiti sotto accusa, Castelli era stato definito “immigrato da Siena” e accusato di aver ridotto “Ascoli allo stremo”.

La moglie invece era stata tirata in ballo in quanto presidente dell’Unitalsi per la vicenda dell’accoglienza dei migranti in quel di Carpineto.

L’attuale assessore regionale al bilancio e la moglie si sono costituiti parte civile tramite l’avvocato Christian Schicchi chiedendo un risarcimento danni di 100.000 euro.

L’udienza si è svolta davanti al giudice Barbara Bondi Ciutti che ha poi rinviato al 20 maggio 2021 per ascoltare le parti offese Castelli e Capriotti.

 


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