di Federico Ameli
Giornata decisiva sul fronte scolastico a Palazzo Arengo, dove in queste ore il sindaco Marco Fioravanti sta portando avanti i colloqui con rappresentanti dei genitori e dirigenti dei plessi coinvolti nel programma “Scuole sicure” per discutere modalità e tempistiche del trasferimento degli alunni in sedi provvisorie, in attesa che i circa 31 milioni di euro raccolti tra finanziamenti post terremoto e fondi regionali ed europei per gli interventi di riqualificazione e ricostruzione delle scuole cittadine facciano il loro corso.
Marco Fioravanti
Se da un lato, infatti, si lavora senza sosta alla realizzazione e all’approvazione dei progetti di demolizione e restyling – come già avvenuto nel caso della “Malaspina” e di un’altra struttura dell’Isc “Ascoli Centro”, la scuola media “D’Azeglio”, che verrà demolita e ricostruita nell’attuale location, ma anche delle elementari di Poggio di Bretta e del plesso “Don Giussani” di Monticelli -, dall’altro sul tavolo dell’Arengo c’è anche la questione relativa alla collocazione provvisoria degli studenti, che durante le operazioni di ristrutturazioni dovranno necessariamente preparare gli zaini e cercare riparo altrove.
Oltre a questi istituti, in ballo c’è anche il futuro della scuola materna “San Filippo”, dei poli scolastici “Ceci”, “Cantalamessa” e “San Marcello” e del plesso “Don Bosco” di via Kennedy.
Un piano ambizioso quelle che il Comune ha in mente per le scuole ascolane, ma servirà qualche anno – almeno sei o sette, da quanto traspare da una prima stima – di pazienza prima di poterlo portare a termine e di fare ritorno sugli amati-odiati banchi di sempre.
Di conseguenza, di fronte a una permanenza tutt’altro che breve, è evidente come sia nell’interesse degli addetti ai lavori individuare una o più sedi idonee agli standard di comfort e, soprattutto, di sicurezza dei ragazzi.
L’ingresso della scuola media “D’Azeglio”
È proprio in quest’ottica che nelle prossime settimane l’Amministrazione ha intenzione di pubblicare una manifestazione di interesse per prendere in considerazione delle soluzioni alternative a quelle circolate fino a qualche tempo fa.
È lo stesso Fioravanti a confermarlo, smentendo contestualmente la candidatura dell’ex stabilimento Prysmian, che alla vigilia dell’incontro con presidi e rappresentanti dei genitori sembrava rappresentare l’ipotesi più accreditata.
«Non ci è stata fatta alcuna richiesta da parte loro – precisa il Sindaco -, mentre le altre proposte non erano in grado di soddisfare i bisogni emersi al termine delle analisi logistiche che abbiamo condotto per cercare di portare a termine il trasferimento nel migliore dei modi.
Attraverso la nuova manifestazione di interesse cercheremo di raccogliere delle nuove adesioni relative a degli spazi disponibili da sfruttare in vista dei trasferimenti».
Per quanto concerne le tempistiche, solo al termine del confronto tra amministratori, tecnici, presidi e genitori si saprà qualcosa di più, con diverse ipotesi attualmente al vaglio degli addetti ai lavori, alla ricerca della soluzione in grado di accontentare tutte le parti coinvolte.
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