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Covid e sisma,
dalla Regione 15 milioni
per le imprese

IL CONTRIBUTO a fondo perduto si può chiedere dal 15 aprile e sarà parametrato alla tipologia di contratto dei dipendenti, per un massimo di 50.000 euro ad azienda. L’assessore Castelli: «Punta a dare concreto respiro a tutte quelle piccole e micro attività di territori già svantaggiati messe ancor più in difficoltà dalla crisi economica provocata dal virus»
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Guido Castelli

Sarà pubblicato il 15 aprile sul Bollettino ufficiale l’avviso per i contributi a fondo perduto che la Regione Marche destinerà alle aziende dei settori messi più in difficoltà dalla crisi sanitaria.

Si tratta di 15 milioni di contributi per il 100% a fondo perduto destinati alle aziende marchigiane localizzate nelle aree di crisi industriale e del sisma per un intervento che mira alla continuità occupazionale post Covid, nonché alla ripartenza dell’attività aziendale delle micro, piccole e medie imprese locali. Requisito base affinché l’impresa ottenga il contributo è la stabilità per almeno tre mesi dei propri dipendenti.

L’intervento, voluto dall’assessore con deleghe alla ricostruzione e alle aree di crisi industriale Guido Castelli, d’intesa con il presidente Francesco Acquaroli, dà attuazione alla delibera di Giunta del 22 marzo e si avvarrà delle risorse del Por Fse 2014/2020.

«Con questi fondi – spiega Castelli – la Regione punta a dare concreto respiro a tutte quelle piccole e micro attività di territori già svantaggiati messe ancor più in difficoltà dalla crisi economica provocata dal Covid. Interi comparti, come il commercio al dettaglio, la cultura, lo sport e la convegnistica, hanno dovuto fare i conti con lunghi periodi di chiusura o forte limitazione con conseguenze economiche drammatiche».

«Lavviso è destinato a micro, piccole e medie imprese del commercio, delle attività ricettive, dei servizi alla persona e alla produzione, delle attività culturali, creative, sportive e di intrattenimento, della filiera della convegnistica e organizzazione di eventi, oltre a tanti altri -spiega la Regione-. Ogni azienda potrà beneficiare di un contributo a fondo perduto per ciascun lavoratore che, nel periodo dal 23 febbraio 2020 fino alla data di presentazione della domanda (tramite piattaforma Siform), ha fruito di ammortizzatori sociali ordinari o in deroga, con causale Covid-19, per almeno tre mesi anche non continuativi, è rientrato in servizio da almeno 6 mesi, anche in questo caso non continuativi, e che risulta ancora in forza all’azienda».

L’agevolazione sarà di importo forfettario, parametrata alla tipologia di contratto a tempo indeterminato, full time o part time non inferiore al 30%, e compresa, per ogni lavoratore, tra un minimo di 2.250 ed un massimo di 7.500 euro, fino ad un importo complessivo di 50.000 euro per ogni azienda.

«Per dare una risposta tempestiva alle imprese che avranno diritto -conclude Castelli- la procedura sarà valutativa a sportello e articolata in tre finestre di presentazione delle domande: la prima partirà il 26 aprile e durerà fino al 15 luglio, la seconda dal 16 luglio al 15 settembre, l’ultima dal 16 settembre al 30 novembre 2021. Condizione essenziale per beneficiare dei fondi, data dallo scopo dell’avviso di salvaguardare la continuità occupazionale, è il mantenimento per ulteriori tre mesi da parte dell’impresa dei lavoratori per i quali hanno ricevuto il contributo».

 


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