«Il Psn rappresenta a tutti gli effetti una grandissima opportunità di crescita e di sviluppo per l’intero primario, oltre a permettere una reale opera di programmazione delle politiche agricole del medio-lungo periodo, consentendo al contempo di tenera in debita considerazione la competitività, la sostenibilità e la redditività dell’agricoltura».
Lo ha sottolineato il presidente della Copagri, Franco Verrascina (foto), intervenendo alla conferenza “Verso la nuova strategia nazionale per un sistema agricolo, alimentare e forestale sostenibile e inclusivo”, durante la quale si è formalmente insediato il Tavolo di Partenariato per la costruzione del Piano Strategico Nazionale-Psn della futura Politica Agricola Comune-Pac, che andrà trasmesso a Bruxelles entro la fine dell’anno in corso.
Durante l’incontro, tenutosi alla presenza del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Stefano Patuanelli, dei presidenti delle Commissioni Agricoltura del Senato, Gianpaolo Vallardi e della Camera, Filippo Gallinella e del coordinatore della Commissione Politiche Agricole, Donato Pentassuglia, si è svolto un ampio dibattito sulla predisposizione della strategia per la nuova Pac.
«Il Psn, oltre a rappresentare un documento strategico di indirizzo finalizzato a delineare un quadro di riferimento unitario, dovrà garantire anche la necessaria flessibilità all’applicazione della Pac; la drammatica crisi Coronavirus ci ha insegnato che bisogna definire delle politiche e degli strumenti in grado di adeguarsi ai cambiamenti improvvisi che possono sopraggiungere e stravolgere il sistema» ha suggerito.
«Per tale ragione, riteniamo fondamentale che gli indicatori della Pac, adeguatamente definiti e monitorati, vadano a rappresentare degli strumenti per guidare periodicamente la revisione e gli eventuali riallineamenti delle politiche e degli interventi. Un processo di definizione e pianificazione degli interventi degli stati membri nei piani strategici della Psc non potrà pertanto prescindere dal tenere in debita considerazione la trasparenza e la condivisione di principi, obiettivi e strumenti, la riduzione e la semplificazione degli oneri amministrativi e l’armonizzazione delle diverse misure su tutto il territorio nazionale garantendo il riconoscimento del ruolo delle Regioni» ha continuato Verrascina.
«Abbiamo davanti a noi una sfida che non possiamo sbagliare; la priorità deve continuare a essere quella di difendere il lavoro degli agricoltori, che li rende i primi custodi dell’ambiente e del territorio, con il fondamentale ruolo di salvaguardare e sostenere la biodiversità, contribuendo alla sostenibilità culturale, ambientale ed economica, mantenendo al contempo vive le tradizioni agricole locali e valorizzandone le produzioni territoriali» ha concluso il presidente della Copagri.
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