A distanza di due anni dalla sua scomparsa, la Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza ha voluto rendere omaggio al luogotenente Gaspare delle Noci, deceduto il 25 aprile 2019, con una targa collocata agli ormeggi di San Benedetto, la sede delle Fiamme Gialle nell’area portuale.
“L’amore per il servizio, la gentilezza ed il suo encomiabile spirito di sacrificio vivono in noi come un meccanismo perfetto ed eterno che rievoca il ricordo, agli amici e colleghi alimentando un motore che instancabilmente costituisce volano propulsivo verso nuovi e sempre maggiori traguardi”.
C’è scritto così sulla targa consegnata sabato 7 maggio, durante una cerimonia sobria, in pieno rispetto delle norme anti-Covid, in memoria di Gaspare delle Noci, originario di Monte Sant’Angelo in provincia di Foggia ma residente a Grottammare da inizio anni ’90.
Presenti la moglie Gaetana Vairo, il figlio Leonardo con la compagna Milena Casciaroli. Presenti col pensiero la figlia Rita e il genero Michele Fiananese con i nipoti Donato, Gaspare e Manuel poiché residenti a Manfredonia, nel Foggiano, attualmente in fascia arancione.
Per le Fiamme Gialle c’erano il comandante del Roan di Ancona, Rocco Savino, il comandante della Stazione Navale, Giuseppe Casamassima, il comandante della Sezione Operativa Navale sambenedettese, Gesumino Fanizzi, il luogotenente Fausto Venturi e alcuni colleghi e amici di Gaspare.
«Una targa in ricordo del nostro collega, distintosi per la sua professionalità, serietà ed esemplare rettitudine sul lavoro, dimostrandosi leale collaboratore e collega sempre disponibile, pronto a condividere ogni lieta occasione -spiega Fanizzi-. Tutti i colleghi lo ricordano con sincero affetto e stima, soprattutto per le doti umane possedute e la capacità di vicinanza alle persone in difficoltà verso le quali, sul lavoro, prodigava con grande generosità».
Il figlio Leonardo, giornalista, in nome di tutta la famiglia e i parenti di Gaspare, ha voluto ringraziare tutti.
«Mio padre non aveva fratelli ma sicuramente ha sempre considerato tali tutti i suoi colleghi e amici, compagni di vita dentro e fuori dal Corpo -dice-. Nonostante la sua scomparsa non sia facile da accettare ancora oggi, sono orgoglioso di aver conosciuto mio padre da uomo, una fortuna che in molti, purtroppo, non hanno. Ho avuto, quindi, la possibilità di apprezzare e comprendere mio padre per le sue doti umane e lavorative. Io, mia sorella, mia madre e tutti i familiari lo porteremo sempre nel cuore».
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