Fallimento Piceno Sviluppo,
in sei finiscono a processo

ASCOLI - Si tratta degli ex amministratori e degli ex revisori della società della Provincia chiusa nel 2009 a seguito della decisione della giunta Celani. Sono accusati di bancarotta fraudolenta
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Da società della Provincia di Ascoli nata per lo sviluppo del Piceno tramite i patti territoriali alle aule di Tribunale.

L’avvocato Mauro Gionni

E’ la triste fine di Piceno Sviluppo nata durante l’Amministrazione targata Pietro Colonnella (centro sinistra) e poi chiusa nel 2009 durante la giunta guidata da Piero Celani (centro destra).

La Procura di Ascoli ha chiesto e ottenuto il processo per il reato di bancarotta fraudolenta per tre ex amministratori (difesi dall’avvocato Mauro Gionni) della società ed altrettanti ex revisori dei conti, difesi dall’avvocato Nazario Agostini.

Nel mirino sono finiti le approvazione dei bilanci 2007, 2008, 2009 e le capitalizzazioni dei costi all’interno degli stessi documenti contabili.

Sotto osservazione, in particolare, sono finiti i costi del personale capitalizzati impropriamente, sempre secondo la Procura, nell’attivo dello stato patrimoniale oltre a ricavi ritenuti fittizi nei confronti della società Polo Energetico.

L’avvocato Nazario Agostini

Accuse naturalmente rigettate dagli imputati che già nelle memorie difensive presentate al momento dell’avviso di chiusura delle indagini. Gli ex dipendenti, in particolare, hanno ribadito che la società è stata chiusa esclusivamente per una scelta politica dell’allora giunta Celani e che il costo del personale sarebbe stato poi rimborsato nell’ambito delle rendicontazioni al Ministero per i patti territoriali.

I revisori dei conti hanno scelto il rito abbreviato di fronte al giudice Rita De Angelis e nel corso dell’udienza odierna, giovedì 21 maggio 2021, è stato ascoltato l’ex direttore della società, Giorgio Rocchi.

Per gli ex amministratori invece si procederà con il rito ordinario con la prossima udienza fissata per l’8 luglio 2021.

rp

 


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