Quattro mesi fa è partita la carovana da remoto di PPSS_Mosaico_020. L’evento digitale realizzato nell’ambito del festival “Marche Palcoscenico Aperto” ha preso il via lo scorso febbraio, quando una serie di “Lettere in bottiglia” ha iniziato a raggiungere via mail 144 contatti che hanno scelto di seguire il progetto.
Il Collettivo Ønar dà appuntamento al 26 maggio
Questi partecipanti sono diventati viandanti a distanza di una seconda navigazione, in cui nella vita quotidiana si sono inserite semplici ma enigmatiche missioni da portare a termine, come scegliere una pietra ed eleggerla a talismano, ricercare nei cassetti una vecchia foto, costruirsi una maschera per rendersi anonimi e irriconoscibili alle webcam e a se stessi.
Mercoledì 26 maggio questo percorso raggiungerà la sua ultima soglia. Acquistando uno dei biglietti disponibili su Liveticket sarà possibile ottenere tutte le “Lettere in bottiglia” mancanti, ricostruire le ultime tessere del mosaico e partecipare a un “rito web” in videochiamata, misterioso come una leggenda metropolitana.
Il palco dell’azione sarà la schermata condivisa di un desktop: da qui, una mano invisibile darà forma a un’attenta coreografia di cartelle, file e finestre. Durante la sessione, i viandanti saranno invitati a trasfigurare i reperti che hanno portato in offerta. Il sasso scelto e conservato, la foto, la maschera saranno catalizzatori di senso vòlti ad esaudire la richiesta delle piccole cose di tutti i giorni: essere immerse in una nuova luce.
La performance agisce a partire da una drammaturgia creata da Davide Nota insieme a Leonardo Recanatini Satriano e Giacomo Lilliù, quest’ultimo anche regista e interprete dell’evento. Lilliù vestirà i panni dell’interlocutore con cui il pubblico si confronterà, una figura congelata in un naufragio storico e psichico; il suo delirio sarà in costante dialogo con l’interfaccia del desktop, la cui coreografia digitale è eseguita dal vivo da Piergiovanni Turco.
Costumi, scene e illustrazioni sono di Alice Piergiacomi.
In virtù del numero limitato di posti disponibili, sono previste due repliche dello spettacolo, una alle 19 e una alle 21,30, entrambe trasmesse dagli studi della Homeless Factory. Dopo l’acquisto del biglietto, lo spettatore riceverà tutte le istruzioni necessarie per prepararsi all’esperienza e per connettersi su Zoom.
L’iniziativa è una nuova tappa di PPSS, laboratorio tra teatro sperimentale, poesia e videoarte che dal 2016 Collettivo Ønar ha aperto sul romanzo Lilith (Un mosaico), sempre di Davide Nota.
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