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Arengo, l’opposizione: «Dalla giunta
solo annunci e nessun atto,
e la democrazia partecipativa?»

ASCOLI - Il sindaco Fioravanti e la maggioranza di centrodestra nel mirino del fronte composto da Pd, Ascolto e Partecipazione, Movimento 5 Stelle, Italia Viva, Psi, Articolo 1, Dipende da noi. «Riproporremo la modifica di statuto e regolamento comunale inserendo anche la possibilità del referendum consultivo. Segnaleremo il caso anche al prefetto»
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L’opposizione schierata al gran completo

 

«Questa è la giunta degli annunci e di nessun atto. E quando ha fatto un atto, per l’esternalizzazione dei servizi della biblioteca comunale, i revisori dei conti lo hanno bocciato. Solo propaganda».

Il fronte dell’opposizione alla giunta di centrodestra del Comune di Ascoli, molto articolato e molto compatto, va all’attacco del sindaco Marco Fioravanti soprattutto su un punto di metodo: la democrazia partecipativa.

Afferma il consigliere comunale di “Ascolto & Partecipazione” Emidio Nardini: «Il nostro cavallo di battaglia, un marchio, era ed è la democrazia partecipativa. Come avviene in grandi città come Milano o Bologna e, nel Piceno, con risultati positivi, a Grottammare. Nel dicembre del 2019, un anno e mezzo fa, abbiamo presentato un progetto di modifica dello statuto e del regolamento con possibilità di effettuare anche il referendum consultivo. Ma giace ancora indiscusso. Non è stato mai posto all’esame del Consiglio comunale. Secondo noi è uno strumento molto importante per favorire la partecipazione dei cittadini, combattere la disaffezione dalla politica e dar luogo a scelte il più possibile condivise dal basso. Ora, dopo un anno e mezzo di attesa, presenteremo di nuovo la proposta al presidente del Consiglio comunale, e anche al prefetto. L’atteggiamento della maggioranza comunale di centrodestra è inaccettabile. Il sindaco ha detto che l’Amministrazione deve parlare per atti. Ma dove sono gli atti? Eppure il sindaco Marco Fioravanti  – continua l’esponente di “Ascolto & Partecipazione” – si riempie la bocca  e dà un numero privato con il quale i cittadini possono dire la loro sulla ripavimentazione di Piazza Arringo».

Gli fa eco il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Massimo Tamburri: «Un piccolo esempio. C’è un terreno, a Villa Sant’Antonio, per la destinazione del quale si potrebbe sentire la volontà dei cittadini con un’assemblea. Una cosa minima. Ci sono i soldi, c’è un terreno, che cosa volete farci? Niente. Il sindaco ha risposto: ci sono i consiglieri comunali che raccolgono le istanze. All’inizio della legislatura il Marco Fioravanti  ha chiesto la collaborazione di tutti. Noi  M5S non abbiamo avanzato più critiche e abbiamo presentato tante proposte regolarmente tutte ignorate. Parla di cose inesistenti con una narrazione che non corrisponde alla realtà».

Oltre a Emidio Nardini e a Massimo Tamburri, nella conferenza stampa di questo pomeriggio, si sono ritrovati al “Lorenz Caffè”, con il sindaco Fioravanti a pochi passi impegnato a ricevere a Palazzo dei Capitani il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso, Angelo Procaccini (segretario cittadino del Pd), Massimo Seri (consigliere comunale di A&P), Maria Stella Origlia (coordinatrice provinciale Italia dei valori) e Saverio Di Simone, Paola Petrucci (Dipende da noi), Emidio Luzi (Psi) e Gianluigi Ferretti (Articolo 1).

Tutti a puntare il dito contro il comportamento della giunta.

Paola Petrucci: «Un’Amministrazione forte non dovrebbe aver timore di confrontarsi con i cittadini».

Massimo Seri: «E’ pazzesco che la nostra proposta di democrazia partecipativa non sia stata presa in considerazione. Il sindaco scambia la realtà con la fantasia. E’ una giunta di chiacchieroni. La Ferrovia dei due Mari? Ha chiesto al presidente della Regione, Francesco Acquaroli se è d’accordo? Enorme il ritardo per le scuole terremotate. Sono passati 5 anni. Non è che il terremoto ti dà una franchigia di 10 anni. La cittadinanza deve sapere».

Angelo Procaccini: «A due anni dal voto la giunta comunale non ha combinato nulla. L’unico atto è quello, bocciato, riguardante la biblioteca. Sulla qualità dell’acqua nessun intervento. Il biodigestore di Relluce non serve. Che cosa dice il sindaco sulla notizia del nuovo ospedale a San Benedetto? E’ un’Amministrazione slegata dalla realtà».

Maria Stella Origlia: «Soprattutto in tempi complessi come quelli che stiamo attraversando, tra crisi economica e pandemia, la democrazia partecipativa è uno strumento che aiuta. Come il ricorso al concorso di idee per la gestione degli edifici pubblici è inesistente».

Gianluigi Ferretti: «Il recupero del centro storico? Io vedo solo negozi chiusi e persone anziane».

Emidio Luzi: «Della proposta per stimolare la democrazia partecipativa sottolineo soprattutto l’importanza del referendum consultivo».

f.d.m.


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