Selene Re è stata confermata presidente dei Giovani imprenditori della Cna provinciale di Ascoli. Con lei è stato rinnovato il gruppo di lavoro e sono stati affrontati temi cruciali per il settore, soprattutto in questi tempi caratterizzati dalla pandemia.
Nel corso dell’incontro, al quale hanno partecipato anche i vertici regionali e nazionali dei Giovani imprenditori, il presidente Cna del Piceno Luigi Passaretti e il presidente della Camera di commercio Marche Gino Sabatini, sono emerse esigenze e aspettative della categoria, ma anche i rischi di affidare il futuro della propria impresa a persone sbagliate.
«Partendo dal manifesto di noi giovani imprenditori – ha commentato Selene Re – scaturiscono richieste politiche e operative per facilitare l’avvio e lo sviluppo di impresa ai giovani. Questo in qualsivoglia contesto ma con maggiore forza e urgenza in regime di pandemia. Situazione che imprime forza e importanza maggiore alla comunicazione in generale e quella social in particolare».
«Nel momento in cui parliamo di ricostruzione – ha detto Daniele Salvi, del Team Cna per il post-sisma – non dobbiamo intenderla solo come quella di riedificare ciò che è stato distrutto ma anche di una nuova generazione che prende in mano il futuro. Questo significa seria e concreta politica di sviluppo».
«L’intento è quello di dare a chi ha già partita iva, o la vuole aprire, un punto di riferimento sul territorio – aggiunge Monica Fagnani, responsabile dei Giovani imprenditori per la Cna Territoriale – e far si che si rivolgano a noi per servizi, dubbi o confronti».
«All’incontro sul web – conclude Francesco Balloni, direttore della Cna di Ascoli Piceno – hanno parlato diversi membri del nostro gruppo giovani, proprio perché ognuno di loro fa parte di un settore diverso ma ha tante problematiche comuni con gli altri.
Dal credito, ancora troppo rigido per loro, al passaggio generazionale. Ma anche al nuovo modo di fare impresa, meglio se in modo green, senza tralasciare la formazione. Ovvero tanti temi fondamentali per prepararsi al futuro».
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