Anni di residenza, under 35 e disabilità:
in arrivo nuovi criteri
per l’assegnazione di case popolari

REGIONE MARCHE - La III Commissione consiliare "Governo del Territorio", presieduta da Andrea Maria Antonini, ha approvato il testo della proposta di legge che dovrà poi essere approvata dal Consiglio. Sarà escluso, invece, chi ha subito condanne 
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Andrea Maria Antonini

Maggiori punteggi per gli anni di residenza, under 35 e disabili. Stop, invece, a chi ha subito condanne. Queste le novità contenute nella proposta di legge sull’assegnazione e gestione delle case popolari. Il testo volto a modificare la legge attuale è stato approvato oggi, 27 maggio, in Regione nella III Commissione consiliare “Governo del Territorio”, presieduta da Andrea Maria Antonini, che è anche primo firmatario della proposta.
Tanti gli aspetti posti in risalto dal documento che cambia le regole per l’edilizia residenziale pubblica e che vanno nella direzione di tutelare e premiare alcune specifiche fasce della popolazione marchigiana. In particolare, ai fini
dell’assegnazione del punteggio per la stipula della graduatoria, la proposta prevede un incremento di valore riconosciuto al possesso di alcuni requisiti, come gli anni di permanenza nel comune di residenza, l’essere under 35 o lo status di disabilità, mentre è escluso del tutto l’accesso a chi ha riportato denunce per violenze domestiche o condanne per reati gravi.
Andrea Maria Antonini: «Sono particolarmente felice per questa proposta che presto arriverà in Consiglio per
diventare finalmente legge. Da tempo siamo al lavoro per una norma che desse la giusta attenzione a specifiche categorie e finalmente stiamo raggiungendo il risultato. Con questo testo, infatti, abbiamo deciso di riservare quote di alloggi a coppie under 35, famiglie monoparentali o mono genitoriali con uno o più figli, ma anche a forze dell’ordine e Vigili del fuoco, vietando, allo stesso tempo, l’ingresso in graduatoria di chi abbia ricevuto condanne o denunce per violenza domestica, e per quelle famiglie che si sono sottratte dal dovere di mandare i propri figli alla scuola dell’obbligo».

Tra gli altri aspetti presenti, inoltre, un iter più semplice per riscattare gli immobili per gli attuali possessori.

«Uno strumento che ha un doppio vantaggio – prosegue il consigliere regionale – permettere a chi abita da tempo di diventare proprietario della propria casa e all’ente gestore di avere risorse da impegnare per aumentare la disponibilità di nuovi alloggi per chi ne ha bisogno».
Antonini non nasconde la soddisfazione di tutto il Gruppo Lega per un risultato che segue personalmente fin dal suo arrivo in Regione: «Da mesi coordino i lavori per questo importante progetto. Sono convinto che sia la migliore risposta possibile sul tema da parte della Regione alla luce del difficile contesto socio-economico che purtroppo contraddistingue questo momento storico».


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