In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, in programma domenica 20 giugno, la cooperativa On the Road promuove un’iniziativa di sensibilizzazione della cittadinanza nei confronti di una tematica particolarmente delicata e importante.
Attraverso l’hashtag #linclusionehaunvolto – questo il nome scelto per l’iniziativa – i rappresentanti della cooperativa, diffondendo in rete i volti dei protagonisti della rete di sostegno e amicizia costituita negli anni nel nome della solidarietà, intendono da un lato riconoscere i meriti di coloro che, con i loro piccoli gesti quotidiani, hanno dimostrato di comprendere appieno i valori dell’accoglienza e dell’inclusione, contribuendo dall’altro a presentare un modello positivo alla cittadinanza.
Proprio per questo motivo, nel corso della campagna non verranno mostrati i volti degli addetti ai lavori del sociale, bensì quelli delle persone che, all’interno dei territori in cui i rifugiati vivono, hanno saputo aprirsi alle opportunità di crescita e condivisione svolgendo le loro attività di amministratori, imprenditori, vicini di casa e insegnanti.
Nell’ambito dell’iniziativa, una menzione particolare spetta al Comune di Ripatransone, che promuovendo dal 2007 a questa parte il progetto Sai ha accolto circa 250 rifugiati, molti dei quali sono poi riusciti a trovare un’occupazione, mettere su famiglia e ricongiungersi con i propri cari, sia in Italia che in altri Paesi europei.
Lo stesso dicasi per alcune realtà imprenditoriali, come l’azienda Ittica Mg, che da anni si impegna a creare un ambiente di lavoro inclusivo e solidale riconoscendo e valorizzando le competenze professionali, come anche per gli insegnanti di italiano che hanno scelto di dare una mano ai rifugiati nel processo di integrazione nella nostra società e per tutti i cittadini che si sono messi in gioco per dare una mano a chi, per ragioni diverse, cerca il calore di una nuova famiglia a migliaia di chilometri da casa.
L’obiettivo della campagna è rappresentare uno stimolo a riconoscersi nei volti più o meno familiari postati sui social nel tentativo di fornire esempi quanto più concreti della reale valenza dell’inclusione, un processo in cui ognuno è in grado di fare la differenza aprendosi alle opportunità, le potenzialità e la ricchezza dell’altro.
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